Nel proporvi di colloquiare insieme su Molière, non è mia intenzione trattare tutti i problemi – vastissimi – concernenti la sua opera. Qui desidero soltanto “toccare” quei punti che in essa a me sembrano essenziali per riconfermare ancora la validità del suo teatro, anzi la sua vitalità, la sua attualità, il suo perenne durare, poiché […] continua a leggere
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Il meritorio lavoro di Maria Antonietta Terzoli ha portato nel 1983 a dignità di corpus annotato ed ordinato 23 poesie e 2 traduzioni composte da Carlo Emilio Gadda, per la maggior parte manoscritte e inedite; undici di esse stavano “contenute in una busta piccola di color arancione (fondo Roscioni) che risale a un riordinamento operato […] continua a leggere
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Vi sono autori che vengono ricordati per l’insieme della loro opera, la cui summa costituisce un tutto omogeneo; mentre altri spiccano per un solo lavoro, capace di dare loro fama, ma anche di oscurare il resto della loro produzione. Frederic Manning appartiene indubbiamente a questa seconda categoria. continua a leggere
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Domenica 11 agosto 1968. Nei Feuillets d’Hypnos di René Char, scritti nel ’43-’44, molte “illuminazioni” (il richiamo a Rimbaud è d’obbligo, per Char). Una mi colpisce, soprattutto: “Etre du bond. N’être pas du festin, son épilogue” (n. 197). Char è partecipe del bond, come militante consapevole della Resistenza. continua a leggere
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È con Lei, attento osservatore, che vogliamo trovare le parole per poter parlare di cultura. Cercare una definizione, vedere i luoghi dove oggi si realizza, i suoi protagonisti, quali rapporti ha con la realtà che ci circonda. Come ancora si può attraversarla. Vediamo perciò di capire cos’è e i vari livelli in cui si esprime continua a leggere
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L’asino, dal latino asinus e dal greco ovos, sembra quasi aver un gran talento nell’ignorare le cose: è andato via da asino ed è tornato da somaro (sic). L’asino, per secoli personificazione dell’ignoranza e della diabolica ostinazione, è al tempo stesso l’animale che sa di più, perché sa di non sapere. In effetti, il raglio […] continua a leggere
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Dalla quarta di copertina dell’agile volumetto di Roberto Gilodi, di recente uscita, lo studioso di prosa contemporanea ricava senz’altro l’impressione di un coraggioso tentativo, ad alcuni anni di distanza dal celebre e fortunato Il romanzo di formazione di Franco Moretti[2], di ridiscutere il problema critico-teorico del romanzo di formazione, un genere (o sottogenere) narrativo che […] continua a leggere
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Ad un’analisi superficiale, i due testi annoverano non pochi elementi di convergenza; entrambi, ad esempio, furono pubblicati nel 1939. Da un punto di vista strutturale e metrico, poi, si potrebbe procedere da un livello macroscopico, rilevando un’uguale bipartizione strofica organizzata su unità costitutive contenute continua a leggere
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Dicevano i fratelli Schlegel che una recensione – intesa quasi come genere letterario, o almeno come forma essenziale del pensiero critico – dovrebbe essere «la perfetta risoluzione di un’equazione critica». Ma è ovvio che non è possibile dare una soluzione univoca a quell’intricatissimo sistema di equazioni, dalle variabili implose e tendenti all’infinito, dai valori quanto […] continua a leggere
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Che cosa si può dire, oggi, di Roberto Roversi riferendosi all’odierna poesia? Intanto del silenzio steso sulla sua opera da molti anni, oramai, da parte della critica e non solo, salvo alcuni – e qui vorrei citare due persone su tutte: Fabio Moliterni che con il suo Roberto Roversi. Un’idea di letteratura I (Edizioni dal […] continua a leggere
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Pedro Juan Gutierrez è orgogliosamente cubano e, attraverso l’esaltazione del suo spirito caribeño, trascina lo smarrito lettore negli archetipi delle situazioni più insolite, ma le più quotidiane per l’autore. Habanero di adozione, antillano per nascita e per costumi, carnalmente spirituale, un po’ buddista e un po’ alcolizzato, apparentemente cialtrone, senza dubbio sfacciato continua a leggere
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Porta la data del 25 dicembre 2005 – solennità del Santo Natale – ma è stata pubblicata solo il 25 gennaio del 2006, ossia nella festa della Conversione di San Paolo Apostolo, la prima enciclica di Benedetto XVI. Il tema che il Papa pone al centro di questo superbo documento è, come si sa, l’Amore. […] continua a leggere
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In occasione della traduzione delle sue poesie in italiano, da giovedì 27 a sabato 29 aprile è straordinariamente in Emilia Romagna Lorand Gaspar, importante protagonista della cultura francese: amico e collaboratore di Bonnefoy, chirurgo di professione, poeta, fotografo, traduttore. continua a leggere
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Almeno due sono le immagini, dolorose e cariche di verità, dolorose forse perché cariche di verità, di un film, un altro coraggioso gesto di Sabina Guzzanti, Viva Zapatero! Mi riferisco all’esplosione di pianto di un redattore del «Corriere della sera», Alfredo Pieroni, lacrime piante ricordando il destino di Enzo Biagi continua a leggere
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Liano Petroni, professore emerito di Lingua e Letteratura francese presso l’Ateneo bolognese, si è spento sabato 7 gennaio nella sua dimora, dopo alcuni giorni di dura sofferenza. Studioso e docente di fama internazionale, nonché insigne decano dei francesisti italiani, Petroni è anche stato, per quasi mezzo secolo, una delle figure più vivaci ed affidabili nel […] continua a leggere
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Secondo un aneddoto narrato dallo stesso poeta, Di Giacomo abbandonò gli studi di medicina dopo aver visto, in una piovosa mattina d’autunno, cadere, lungo le scale della morgue, un groviglio osceno ed immondo di «membra umane», «teste mozze», «gambe sanguinanti». Orrori non meno atroci vide, forse, negli anni a venire, compiendo, nella veste di fotografo […] continua a leggere
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Della «doppia vita» di Ignazio Silone, Dario Biocca – dopo che il Novecento l’ha consegnata nell’aspetto della mendacia colposa – prova a illuminare, accanto al lato “rosso” della militanza comunista il lato dell’ombra, ciò che la vita rende appunto «doppia», il dialogo clandestino condotto dallo scrittore con la «polizia fascista». continua a leggere
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In un’intervista televisiva a Ezra Pound, Pasolini rivelava all’anziano poeta di vederlo non come un innovatore, ma come un uomo che in fondo ad un pozzo era intento a trarre fuori materiale primigenio, ricordi e passato per trasformarli in poesia. Ricordo bene l’espressione per nulla sorpresa di Pound che senza fare cenni col capo approvava […] continua a leggere
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E di numeri non si può non parlare, per questa “antologia ragionata”: 1.177 pagine, 64 poeti, 8 curatori; un indice sterminato, una infinita bibliografia. Il ventaglio degli anni considerati va dal 1975 al 2005: l’arco di tempo in cui i sessantaquattro poeti antologizzati hanno pubblicato le prime opere significative. continua a leggere
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“Sala d’attesa”, dice il cartello accanto alla porta. Entro. Il sedile al contatto mi sembra del tutto estraneo alla forma del mio corpo, nonostante l’aspetto dichiari un intento anatomico. È scomodo, e anonimo come il resto dell’arredo. Il disagio si attenua al pensiero che non resterò qui a lungo. Mi accorgo che la donna che […] continua a leggere
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Pur non appartenendo ad alcun genere (o canone) letterario codificato, la sceneggiatura può essere considerata una tecnica narrativa autonoma; ma bisogna pur sempre tener presente, nell’accostarsi ad essa, che (come rileva Pasolini in un importante saggio del 1965) “…l’elemento strutturale primo” di tale tecnica “è il riferimento integrativo ad un opera cinematografica” fatta o da […] continua a leggere
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Questo titolo un poco scherzoso non è qui usato per far pensare che io abbia una privilegiata familiarità con l’attuale – bravo – Presidente della Repubblica italiana, poiché dall’anno accademico pisano 1940-41 non l’ho più incontrato. continua a leggere
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…Quelque maître malheureux à qui l’inexorable Fatalité à donné une chasse acharnée, toujours plus acharnée, jusqu’a ce que ses chants n’aient plus qu’un unique refrain, jusqu’à ce que les chants funèbres de son Espérance aient adopté ce mélancolique refrain: Jamais! Jamais plus! Edgar Poe, Le Corbeau Sur son trône d’airain le Destin qui s’en raille […] continua a leggere
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1. Per amare bene una persona, bisogna amarla come se dovesse morire domani. (Proverbio arabo) 2. Lava il tuo cuore come lavi un vestito. (Proverbio arabo) 3. Chi è guercio ha pietà dei ciechi. (Proverbio arabo) continua a leggere
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Faccio un cartoccio dei miei libri amati, quelli che oggi parlano per me, e vado a fare una lezione ai futuri insegnanti. Mi è stato chiesto di far capire a chi insegnerà discipline classiche l’importanza della cultura contemporanea e lo spazio da dedicare al novecento. In realtà molti di loro già insegnano e debbono solo […] continua a leggere
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