La Storia dell’antisemitismo di Léon Poliakov, nell’edizione italiana più recente (Firenze 1990), si articola in quattro volumi per un complesso di circa millecinquecento pagine a stampa e analizza un segmento cronologico che dai tempi di Cristo si estende fino al fatidico 1933, anno della salita al potere in Germania di Adolf Hitler continua a leggere
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Un fenomeno così complesso come quello dell’antisemitismo in Italia richiederebbe ben più ampio spazio di quello disponibile in un volume miscellaneo sui problemi che nel secolo scorso hanno contrassegnato la storia d’Italia. Mi limiterò, quindi, a focalizzare alcuni punti della tematica continua a leggere
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La breve vita di Luc de Clapiers, marchese di Vauvenargues, offre tutti gli elementi per trarne un’agiografia edificante e patetica: la nascita aristocratica nel 1715 a Aix-en-Provence, un padre magistrato, severo continua a leggere
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Su Vittorio Sereni pochi dubbi sembrano possibili, che pure ci sono, per me incomprensibili. Sereni è per me la coscienza del nostro tempo, che pure – la sua voce umana e viva – tace da oltre vent’anni. Una coscienza e una voce che si rifacevano a Ungaretti e a Montale continua a leggere
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“Alta età” è una bella definizione. Bella e piena… anche vera certamente, però a me fa venire le vertigini… le vertigini del tempo, le vertigini dell’altezza eccetera… come essere già seduti sopra una nube. Per mio uso preferisco “età grande”, “l’età grande”, con la convinzione di riferirmi al sentimento più emiliano continua a leggere
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Alta età” è una bella definizione. Bella e piena… anche vera certamente, però a me fa venire le vertigini… le vertigini del tempo, le vertigini dell’altezza eccetera… come essere già seduti sopra una nube. Per mio uso preferisco “età grande”, “l’età grande”, con la convinzione di riferirmi al sentimento più emiliano continua a leggere
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Sono persuaso che l’unica vera ragione per cui io – uno fra i tanti studiosi della letteratura e delle idee che aspirano a spaziare, più o meno credibilmente, dal Rinascimento al Romanticismo – meriti d’essere ascoltato su questo argomento risieda nella mia (quasi) ventennale collaborazione ed amicizia con Roberto Roversi ed Ezio Raimondi continua a leggere
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Non è una novità per me soffermarmi a riflettere sulla Liturgia ed in particolare sulla bellezza e solennità del Rito Ambrosiano, come non è qualcosa di nuovo presentare all’attenzione del lettore qualche piccola nota su Alessandro Manzoni continua a leggere
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Due libri recenti, Lacchè, fighette e dottorandi di Maurizio Makovec e Candido o del porcile dell’Università italiana. Storia vera di un cervello senza padrino (Limina) di Ernesto Parlachiaro – eloquente pseudonimo, quest’ultimo, dietro cui si cela prudentemente un noto studioso di filosofia continua a leggere
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Tangentopoli ci ha insegnato la cultura del sospetto. Non ci chiediamo più se la classe politica sia corrotta, ma quanto; non temiamo più la lottizzazione, cerchiamo di individuarla continua a leggere
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Uno dei libri più belli che mi sia mai capitato di leggere, volle impressa questa frase sulla fascia di copertina del capolavoro di Márquez, Giangiacomo Feltrinelli, quando la sua casa editrice ne pubblicò la prima uscita in Italia continua a leggere
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Scrive Aristotele nella Poetica: «Il migliore fra tutti è il riconoscimento che nasce dalla vicenda stessa, perché il colpo giunge attraverso uno sviluppo naturale dei fatti». Questo passo (evocato nel libro di Boitani) ci illumina sull’intero obiettivo di questo avvincente volume continua a leggere
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Il volume costituisce uno sguardo, circoscritto quanto chiaro, sull’itinerario intellettuale di Hans Küng, con una particolare attenzione per quel fil rouge che conduce il teologo di Sursee dal tema della salvezza dei non cristiani – da lui trattato nel 1964 – al secondo Parlamento delle religioni mondiali continua a leggere
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Un intellettuale che riserva parecchie sorprese, René Crevel. Surrealista della prima ora, firmò con Breton il Manifesto del 1924; frequentava i salotti letterari di Parigi e partecipava alle sedute ipnotiche del gruppo continua a leggere
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“Torniamo a riassumerci sempre in un mito antico” ci aveva avvertito Elias Canetti nei suoi aforismi: il mito è nelle nostre midolla, lo respiriamo oltre che sognarlo e ad esso conformiamo le nostre opere continua a leggere
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Finalmente esce un bilancio critico sulla situazione della letteratura italiana e creola in Italia ed Europa. Il merito va al Prof. Gnisci, che da molti anni si occupa del fenomeno in collaborazione con validi ed appassionati studiosi, molti dei quali anche autori. Le origini di questo fenomeno sono però abbastanza recenti, solo nel 1990 sono […] continua a leggere
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“Nell’estate del 1963 io mi innamorai e mio padre morì annegato”. Credo che nelle scuole di scrittura questo incipit possa essere preso come modello di sintesi narrativa, di corto circuito sorprendente, di unità fràstica assolutamente densa di rimandi. continua a leggere
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“L’anima romagnola (…) è lo specchio vivo del paese”. Così scriveva nel 1900 l’imolese Luigi Orsini, intellettuale poliedrico, poeta, romanziere, traduttore, conferenziere, librettista vissuto tra il 1973 e il 1954, in onore del quale nell’ottobre 2004 si è tenuto appunto a Imola un seminario di studi. continua a leggere
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Dopo un lungo andare Sal ritornò, tornò sui proprî passi, fece ritorno contandoli uno ad uno, si soffermò su alcuni, i più rilevanti, forse i più pesanti, cercò di capire, qualcuno era stato più difficile, duro come il molibdeno continua a leggere
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Il vasto palazzone ubicato nella prima periferia della città, rivestito in pietra vista, solido e ben costruito, presentava una particolarità molto allettante per i suoi abitanti, in maggioranza giovani impiegati e operai: un grande cortile completamente recintato e chiuso da un alto cancello di ferro, perciò le mamme dei tanti bambini che lo frequentavano potevano […] continua a leggere
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Sono pronto da ore. La casa piegata ai miei voleri lo è anch’essa. Nelle stanze si respira un’aria d’ordine più che di partenza, di attesa più che d’abbandono, come se tutto fosse approntato per facilitarne una convalescenza a venire. Dopo tanto non partire attutisco l’impatto applicando sistemi difensivi adeguati. continua a leggere
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Gustave Flaubert costituisce certamente una delle figure determinanti nella storia del romanzo moderno: è un fatto che ben cinque dei sei libri ch’egli pubblica in vita sono diventati classici imprescindibili per ogni biblioteca e, soprattutto, per la “biblioteca mentale” di ogni studioso di cose letterarie continua a leggere
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Dicesi che Machiavelli fosse in Roma quando nel 1515 uscì in luce l’Orlando Furioso continua a leggere
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All’interno di un’attività didattica, il “notturno” si presta a molteplici modalità di trattazione; collegamenti interdisciplinari e approfondimenti possono permettere, inoltre, un discorso più ampio, di taglio pluriennale, che accompagni la classe a cui ci si rivolge attraverso gli anni. continua a leggere
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