Chi ha trascorso molto tempo sulle poesie di Rebora, sulle lettere, sulla documentazione edita e sulla letteratura critica (che sta diventando immensa, a testimonianza che davvero, come disse una volta Raboni, Clemente Rebora è tra i dieci poeti novecenteschi da salvare) è discretamente accompagnato dalla figura di Lydia Natus, la baccante maddalena, la lucciola rivelazione. […] continua a leggere
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Colore prediletto da romantici e simbolisti, elemento cromatico distintivo dell’avanguardia espressionista, l’azzurro è il tono cromatico più carico di valenze simboliche nell’opera lirica di Baudelaire. Nella poetica delle corrispondenze, il colore del cielo e dell’oceano traduce l’ansia di libertà, la sete d’infinito che divorò l’autore, nella dolorosa ed insopprimibile monotonia della vita. La prima nota […] continua a leggere
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Lo storico del diritto Marco Cavina, che è da tempo autore di importanti contributi allo studio del singulare certamen, offre in un’opera uscita di recente un’accurata ricostruzione della fertile e plurisecolare storia del duello. Appannaggio pressoché esclusivo del ceto aristocratico e del sesso maschile, il duello rappresenta un istituto – «polimorfo per definizione» – che […] continua a leggere
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È stata recentemente riedita presso Bollati Boringhieri, con un’ampia introduzione di Davide Bidussa, L’accusa del sangue. La macchina mitologica antisemita, un’opera di Furio Jesi ch’era apparsa per la prima volta in «Comunità» nel 1973 con diverso titolo: L’accusa del sangue: il processo agli ebrei di Damasco; metamorfosi del vampiro in Germania continua a leggere
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In questi giorni ho sfogliato per la seconda volta un piccolo libro, circa 140 pagine, copertina azzurra, con una bella foto di cui più avanti parleremo, consigliato da un amico, professione psicologo continua a leggere
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Non si può dire che gli interpreti italiani, ma non solo italiani, abbiano dedicato l’attenzione che merita al rapporto fra intellettuali e socialismo nella cultura britannica del secolo scorso continua a leggere
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Ragionare sul libro di un coetaneo m’infonde una sensazione singolare. Sono abituata infatti a confrontarmi con autori verso i quali provo, sovente mio malgrado, la soggezione dell’età, o dei titoli accademici o, peggio ancora, dell’aura di potenza che deriva dall’essere “faro dei popoli”, che si genera quando il pensiero contenuto in un testo diviene una […] continua a leggere
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«Il signor Settembrini è letterato», disse Joachim al cugino Hans Castorp (questi aveva subito notato, nell’espressione del Satana, un invito alla «vigilanza e alla chiarità di pensiero»), «ha scritto per giornali tedeschi il necrologio di Carducci, sai?» («Che ne sai tu di Carducci? Tanto poco quanto me, suppongo», sembrò dire a Joachim, con l’eloquenza di […] continua a leggere
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Milo Manara è conosciuto come il più grande fumettista erotico dei nostri tempi. Le sue donnine hanno travalicato i canoni della perfezione policletea per assurgere a una dimensione senza spazio né tempo in cui la bellezza diviene misura di tutte le cose, dileggia le imposizioni futili e sfugge annoiata alla morale comune continua a leggere
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Non è facile recensire l’opera di un amico; ma è anche più difficile tributarle l’obiettività che reclamano nel medesimo tempo il suo valore e l’autentica umiltà del suo cólto autore, soprattutto quando a quest’ultimo vi leghi un debito di riconoscenza oltre che una profonda sintonia spirituale continua a leggere
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Ormai venti anni fa George Steiner auspicava «una società, una politica del primario che privilegi le percezioni immediate dei testi, delle opere d’arte e dei componimenti musicali. Il suo scopo è una forma di educazione, una definizione di valori che rimanga incontaminata, per quanto sia possibile, da ‘metatesti’ continua a leggere
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Si è riparlato di Giorgio Morandi, ultimamente a Bologna. Una conferenza di Marco Bazzocchi, l’esposizione eccezionale, solo per un giorno, di alcuni quadri di una collezione privata. Ma l’artista emiliano valica i confini continua a leggere
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Fin dalle prime pagine del libro, Alessandro Vanoli mette in chiaro la ferma intenzione di esporre in maniera semplice e comprensibile un tema complesso e dibattuto come la difficile coesistenza, sul suolo di Spagna, di cristiani, ebrei e musulmani continua a leggere
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A un fenomeno di radiance, a una libera fioritura astrale si pensa dopo aver letto lineamadre (Donzelli, 2007) di Maria Luisa Vezzali. E sullo sfondo permanente di un tempo, di una temporalità in eterno boccio, rosario da erigere a cristallo della sua poesia continua a leggere
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Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira continua a leggere
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Anche alla sensibilità del lettore meno avvertito, per caso imbattutosi nella Forza del pudore di Andrea Tagliapietra, verrebbe da pensare – per rovesciamento di titolo – all’attualità storica, culturale, ma di segno opposto, della debolezza del pudore continua a leggere
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Incatenato sotto l’egida della letteratura di genere, Lovecraft, a 70 anni dalla sua morte, continua ad affascinare. Lo sguardo che posa sul mondo è attento a scovare l’antiquato, salvo poi magistralmente coniugarlo al moderno ed alla scienza. Il Caso di Charles Dexter Ward ci trasporta nell’amata e arcaica Providence continua a leggere
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Questo volume fresco di stampa – pensato e mirabilmente orchestrato da Giovanni Greco, storiografo noto a livello internazionale specie per le pionieristiche, fondamentali ricerche consacrate alla marginalità in età contemporanea – offre una ricca, varia e vasta raccolta di studi su alcune rilevanti questioni – molte delle quali ancora aperte – che attengono alla massoneria […] continua a leggere
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Annemarie Schwarzenbach è una creatura singolare. Attraverso le sue pagine, racconta la sua inesauribile voglia di sapere, capire o meglio comprendere la vita, il tutto con un’intensità tale da farci sentire una specie di richiamo, un urlo di libertà emergere dalle sue parole continua a leggere
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A distanza di quindici anni dalla scomparsa dello scrittore belga Max Loreau, la sua opera di poesia e di pensiero attende ancora di essere tradotta e introdotta in Italia. Si tratta di un lascito cospicuo, che comprende più di una quindicina di volumi continua a leggere
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Mi dissero pagana, martire pagana. Né martire, né pagana. Chiamatemi curiosa. Curiosa del cielo, infatti studiai le stelle e i loro moti; curiosa del mondo e delle sue leggi, così studiai la fisica, un poco, e la matematica: grazie ai numeri il mio animo saliva e quindi fui curiosa dello spirito, dell’anima profonda del mondo […] continua a leggere
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A quell’ora della notte, era quasi l’alba di un nuovo giorno, lampare come stelle splendevano lontano, quasi nascendo dall’orizzonte marino, e sostavano calme nel cupo silenzio dell’inverno. Il tremolio delle onde moriva a riva e le luci lontane danzavano, ogni cosa intorno schiariva. A piedi nudi, con i calzoni di tela arrotolati fin sotto le […] continua a leggere
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Al primogenito del Rosso un febbrone gli aveva chissà come paralizzate tutte e due le gambe. Il massimo che il ragazzo riusciva a fare era sollevarsi su due stampelle di cerro e trascinarsi fino alla finestra per guardare la cima del monte lontano e l’aia e il porcile di sotto dove la madre lavorava la […] continua a leggere
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Non ha piovuto per quindici mesi e due giorni. Lo so perché ho contato i giorni uno a uno da quando la polizia s’è portata via il mio unico figlio. Ho passato al setaccio il cielo del Botswana, sperando che un segno dicesse che le cose cominceranno ad andar meglio continua a leggere
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Quando Angel morì, i genitori fecero cremare il corpo e le ceneri furono disperse nel loro giardino sul retro. Nessuno riusciva a crederci. Quando venne a saperlo, la madre di Oge disse che lei l’aveva sempre saputo che la madre di Angel era “disturbata” continua a leggere
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Pur non amandolo particolarmente, André Gide lo definì il maggior poeta di Francia, e Fjodor Dostoevskij non la pensava in maniera troppo diversa se di lui scriveva: «Ha un carattere angelico e un indirizzo poetico giovanilmente cristiano; in ciò nessun altro gli può essere paragonato» continua a leggere
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Se si riesce a farlo parlare, Goethe è mirabile; la sua eloquenza è tutta nutrita di pensiero, la sua arguzia è a un tempo ricca di grazia e di filosofia, la sua immaginazione è colpita dagli oggetti esterni come quella degli artisti antichi; nondimeno la sua ragione possiede fin troppo la maturità del nostro tempo. […] continua a leggere
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Sono note le riserve espresse in generale sul ’500 e in particolare sul Castiglione da parte di Francesco de Sanctis, il quale – all’incrocio degli assi risorgimentale e romantico – scorgeva nella letteratura del XVI secolo un pericoloso scollamento tra la perfezione della forma e la sterilità del pensiero continua a leggere
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La mandragola è una pianta mediterranea che identifica una radice antropomorfa dalla quale, anticamente, si estraevano sostanze ritenute magiche e afrodisiache: un vero e proprio toccasana contro la sterilità continua a leggere
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