Gli studi hanno perlopiù considerato il romanzo, nell’ambito del Surrealismo, come un genere condannato, cui era rifiutato il diritto di cittadinanza letteraria. Inconfessabile in seno al gruppo, il romanzo era frequentato furtivamente, nella clandestinità, oppure come messa in opera di meccanismi destinati, nel corso del loro funzionamento, ad eludere il romanzesco continua a leggere
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Due recenti lavori di un giovane ed intraprendente italianista inglese, John Butcher, invitano il lettore d’oggi a riprendere in considerazione i versi di Vittoria Aganoor (1855-1910), poetessa di origine armena che, al crocevia fra Ottocento e Novecento, lambendo, e in parte assorbendo, atmosfere ed inquietudini che contraddistinguevano la nascente modernità letteraria italiana, diede corpo ed […] continua a leggere
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Paolo Prodi: A mio avviso, stiamo vivendo davvero una svolta epocale nella quale tutto il patrimonio che abbiamo ereditato dalle precedenti generazioni, e in particolare lo Stato di diritto e la democrazia, è in profonda crisi e non si intravedono ancora i lineamenti del nuovo mondo che sta nascendo tra le tempeste della globalizzazione continua a leggere
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In un suo volume apparso di recente, La violenza politica. Un’analisi criminologica, il sociologo Vincenzo Ruggiero prende in esame la forza autorizzata e la forza non autorizzata, ossia le due forme in cui si manifesta la violenza politica continua a leggere
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Frutto di inesausto impegno filologico e di scientifica dedizione al Leopardi, Restauri leopardiani, l’ultima raccolta di saggi (otto per l’esattezza) di Pantaleo Palmieri costituisce quasi un distillato del metodo e delle competenze dell’autore continua a leggere
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Matteo Bortolotti è un giovanissimo della scrittura. Sia perché fin da piccolo sperava che la scrittura divenisse la sua strada e in quella direzione si è incamminato. Sia perché, nato nel 1980, ha pubblicato il suo primo romanzo a soli 25 anni continua a leggere
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Teologo, filosofo, moralista, polemista infaticabile, proprio per la sua squisita sensibilità Sant’Agostino è rimasto il contemporaneo di tutte le generazioni. Chi non ricorda la meditazione della madre Monica e del figlio Agostino nella sobria dimora di Ostia, l’intima tenerezza di quei cuori legati da mutuo affetto che, a lungo separati dal «tumulto della carne» continua a leggere
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Sono trascorsi ormai trenta anni da quando, nel vespero della Trasfigurazione del Signore del 1978, si spegneva serenamente, nella quiete di Castel Gandolfo, Paolo VI continua a leggere
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Interessante la scelta di Sean Penn per il suo ultimo film, forse perché basato su di una storia vera e tratto dall’omonimo bestseller (Jon Krakauer), ma l’ultima opera del regista appare particolarmente convincente continua a leggere
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Un uomo che attraversi la geografia instabile delle humanae litterae senza un metodo è un uomo che rischia di perdersi, ma il metodo non è l’uomo continua a leggere
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Quando si affronta un tema spinoso e discusso come la storia dell’ordine dei Templari, è necessario procedere con la massima cautela. La stessa Barbara Frale chiarisce, nell’introduzione al suo denso volume, come il lavoro dello storico differisca da quello del romanziere continua a leggere
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La corte è riunita e i musici sono pronti a suonare. Ma le vibrazioni dei loro strumenti armoniosi si perdono nelle alte volte del salone del ricevimento, mentre, distratti, i convitati si abbandonano all’assordante e stonato frastuono della chiacchiera. Una dama, sola e incantata continua a leggere
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Solstizio d’inverno: il sole si ferma pensoso, arresta in maniera misteriosa la propria corsa apparente. La sosta rappresenta di certo un tema ed un valore rilevante per un autore che aveva intitolato la prima, apprezzata raccolta poetica Uomini e fossili. Non si tarda a indovinare una curiositas ben precisa, uno sguardo fermo ed assai attento […] continua a leggere
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Quando lo zio voleva spaventare i suoi bambini, è questa la storia che iniziava a raccontare continua a leggere
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Una volta ho visto un uomo perdere completamente la voce. Forse ho sentito anche qualche soffio di frase prima che le parole fossero respiro, ma non ricordo. Non feci caso all’aspetto della cosa tanto ero stranito nel vedere una persona diventare muta proprio sotto i miei occhi. Sembrava che lo avesse fatto volontariamente o forse […] continua a leggere
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Ricordo la prima volta che vidi un soldato; avevo circa sei anni, vale a dire nel 1973 o ’74. La guerra civile nigeriana era appena finita e i soldati se ne tornavano a casa dal fronte: era di sera tardi, una di quelle sere di luglio lunghe e calde, e noi stavamo in piedi, spalla […] continua a leggere
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Viaggiavo dentro di me, sfogliavo pagine, e quando ho guardato intorno, nelle pareti e negli oggetti del mio appartamento, un’energia estranea aveva invaso tutto quanto continua a leggere
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Ellen Bass è una poetessa statunitense. Oltre a sette raccolte di poesie, ha pubblicato vari saggi ed è curatrice di un’antologia di poesie scritte da donne e di un’antologia di scritti autobiografici di donne che hanno subito abusi sessuali durante l’infanzia continua a leggere
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Valla, sta’ attento che, a sfidare tutti/ A duello, tu non muoia incautamente/ E non ti faccia favola del volgo./ Senza vergogna i sommi sacerdoti/ Inchiodarono il re degli dèi in croce,/ durante il suo soggiorno sulla terra;/ forse perdonerà un Valla, se gli offri/ motivo, chi preparò l’uccisione/ per Cristo? continua a leggere
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Parlò di Alessandro Manzoni, e mi disse che il conte Reinhard aveva visto da non molto tempo Manzoni a Parigi, ove, come giovane e già illustre autore, era ben accolto nei circoli. Ora era ritornato nella sua campagna presso Milano e ci viveva felice, con una giovane famiglia e la madre. «Manzoni», continuò Goethe, «ha […] continua a leggere
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È nel clima culturale del VI sec. a.C. – com’è noto – che si insedia la nascita della razionalità scientifica e filosofica, nonché l’inizio della contrapposizione fra mythos e logos; ma, se da una parte la ragione impone che la verità risponda ai princìpi d’identità e di non contraddizione, condannando l’ambivalenza del linguaggio mitico e […] continua a leggere
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Qualche tempo fa ho ascoltato una ragazza parlare alla televisione. Aveva quattordici anni, e uno di quei visi affinati e dolorosi, che suscitano l’inutile pietà e tenerezza degli adulti. Non era difficile immaginare che aveva avuto un’infanzia chiusa e incerta. La interrogavano intorno al Cuore, e le parole che uscivano da quella giovane bocca continua a leggere
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