Nell’àmbito della sua inappellabile condanna dell’Illuminismo e della Rivoluzione francese, il pensatore e diplomatico savoiardo di fede cattolica Joseph de Maistre, nato a Chambéry nel 1753 e morto a Torino nel 1821, accusa i philosophes settecenteschi – da Voltaire (1694-1778) a Condorcet (1734-1794) e da Jean-Jacques Rousseau (1711-1778) a Condillac (1715-1780) – di aver coltivato […] continua a leggere
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In queste pagine, non fornirò considerazioni ulteriori al problema filosofico del nichilismo nella peculiare versione jüngeriana, anche se è innegabile che di qui si debba comunque prendere le mosse. Il mio intento precipuo è quello di inquadrare il tipo di intellettuale che Jünger ha a modo suo incarnato nella vita con riguardo all’ideale delineato in […] continua a leggere
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Desidero innanzitutto dire che, fin da ragazzo, ho sempre nutrito una grande ammirazione per il popolo ebraico, e perciò sono davvero onorato di essere in questi antichi luoghi, perché ciò assume per me e per tutti noi una particolare valenza simbolica e spirituale, conferendo un rigore speciale ai gesti che compiamo, alle parole che diciamo […] continua a leggere
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Rileggere gli Aforismi di Schopenhauer oggi, a circa cento cinquant’anni dalla loro pubblicazione, quando vennero raccolti all’interno del volume Parerga e Paralipomena, potrebbe risultare pleonastico, inutile o – peggio – una concessione tutt’altro che saggia a una tendenza, a un modus del presente. Di consigli per il bene vivere sono stracolmi gli scaffali della nostra […] continua a leggere
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Il pensiero è per la vita la più formidabile delle zavorre. Si può farne un vanto, certo, ma è pur sempre l’orgoglio meschino dell’animale da soma. Sforzarsi di disciplinare l’intelligenza, dopo averne assecondato i sintomi fino a farla conclamare, è come schermare una fiamma viva con fogli di cartone. Né il pentimento serve a redimersi continua a leggere
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Fra le lodi sincere, la maggior parte saranno indirizzate ai vestigi dei tempi andati, a tutti quei legami che l’opera non avrà rotto e che la traggono disperatamente indietro. Poiché, se le norme del passato servono a misurare il presente, servono anche a costruirlo. Lo scrittore stesso, malgrado la sua volontà di indipendenza, è in […] continua a leggere
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Due personalità completamente diverse eppure affini, partecipi di un più ampio discorso esistenziale e poetico, Amelia Rosselli e Rocco Scotellaro rappresentano le due facce di una realtà complessa dal punto di vista storico e sociale, nella quale la sopravvivenza emotiva non può prescindere da un impegno sociale.Analizzare il legame che unì la Rosselli e il […] continua a leggere
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El viajero que llega a Tel Aviv sin saber nada de su historia, que este año cumple un siglo, es probable que advierta, tras su inicial sorpresa, cómo un rumor de desencanto se posa sobre sus expectativas, máxime porque sin duda algo conocerá de la historia sagrada de Israel, cuyo origen se remonta a varios […] continua a leggere
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Stabat Mater è una preghiera. In musica. Dolcissima ricerca d’amore di una figlia abbandonata. Cecilia ha sedici anni e una vita colma di vuoti infelici; orfana da sempre, figlia dell’Ospitale, inconsapevole di passato e futuro. Il suo vivere è declinato al presente di ogni giorno, la sua storia è oggi, nel succedersi delle piccole quotidianità, […] continua a leggere
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Jan Martin, un giovane olandese agente di un’agenzia europea antifrode, viene in Italia per indagare su fondi europei dirottati a fini di privata speculazione verso la costruzione di un porto turistico dalle dimensioni imponenti, forse il più importante del Mediterraneo. Jan agisce sotto copertura: lo scopo ufficiale della sua venuta, infatti, è un’attività da archeologo continua a leggere
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Nella Roma dei Cesari è una monumentale ricostruzione di quella che fu la Roma del IV secolo d.C., Roma caput mundi, ovvero la capitale di un Impero che già conosceva la minaccia barbarica e che nel 314 aveva appena visto allentarsi la tensione tra cristianesimo e paganesimo con l’Editto di Milano, promulgato da Costantino l’anno […] continua a leggere
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Basato su una rigorosa filologia che trova la sua forza vitale nella storia delle idee – del cui «potere mirabile» Davide Monda ci ha già fornito tante prove – Miserabili in prosa. Ottocento è uno di quei volumi la cui appassionata lettura quasi costringe ad affermare: è un libro che mancava! E spinge a doverose […] continua a leggere
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Discorde dai proclami dei filosofi “di professione”, ora impegnati a protrarre la tradizionale dicotomia fra epicureismo e stoicismo, ora intenti a emancipare «la ragion pratica» dalla pretesa, ad essa congenita, di sottostare ai condizionamenti dell’esperienza, per farne un sistema rigoroso, quando non l’oggetto di una scienza fondamentale; discorde, dunque, da questa sorta di presunzione speculativa, […] continua a leggere
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Se il nostro Settecento filosofico e letterario fu in genere caratterizzato da certo moderatismo e fu come rattenuto dall’autorevolezza del retaggio tradizionale, dalla mancanza di una proposta sociale moderna e, anzi, da un’eccessiva prossimità ideologica con il potere, tra le sue non numerosissime innovazioni culturali si può sicuramente includere, e come degno di nota, l’apporto […] continua a leggere
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Enrico mio carissimo, Che giornata di dramma e di gloria fu quella odierna! Te ne scrivo in preda a sentimenti contrastanti ma vivissimi, stupito e quasi incredulo io stesso per essere ancora vivo, e non so se prevalga scoramento o esaltazione, o dolore per i patimenti che questi occhi videro. Oggi fu dunque giorno di […] continua a leggere
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Nell’esporre e definire il suo canone, Dante definisce Orazio poeta principalmente satirico: «Quelli è Omero poeta sovrano; / l’altro è Orazio satiro che vene; / Ovidio è ’l terzo, e l’ultimo Lucano» (Inf. IV 88-90). Eppure, io ho sempre preferito l’Orazio lirico, il sommo autore delle Odi, l’autore di una poesia che, come la famosa […] continua a leggere
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Ho pensato molto su come iniziare il nostro incontro di oggi, e mi sono detta: perché non parafrasando una celebre dedica ai giovani che Denis Diderot, uno dei due direttori dell’Encyclopédie, aveva usato nella sua Interpretazione della natura (1753-1754), un’opera – fra l’altro – assolutamente pertinente con il tema che affronteremo?! continua a leggere
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