Più del silenzio carico di inestinguibile rancore di Aiace, come lo leggeva l’Anonimo del Sublime, più del leggendario ammutolire di Arthur Rimbaud, più del muso di sfinge del vecchio Pound, più del tacere di Antonioni, una poetica fattasi carne e sofferenza, più insomma di qualunque altro cecidere manus, l’abbandono della scena (e della parola) di […] continua a leggere
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La première lecture des nouvelles de Poe a provoqué en Baudelaire un choc extraordinaire. Charles Asselineau, ami intime du poète, rapporte dans Charles Baudelaire : sa vie, son œuvre combien celui-ci fut marqué par cette découverte, qu’il date de la parution du Chat noir, traduit par Isabelle Meunier, dans La Démocratie pacifique le 27 janvier […] continua a leggere
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Nell’attraversare di notte il Quartiere Latino per recarsi a convegno con una bella amante, il cui nome è rimasto ignoto, il giovane Alexandre Dumas, «touriste noctambulant» privo di bastone, di pugnale e di pistole, passava sempre dinanzi a una «porte voutée, à barreaux de fer», chiusa con una catena, e attraverso le sbarre della porta […] continua a leggere
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Forse in virtù della sua vocazione mediatica che non esaurisce in sé il contenuto del messaggio, la storia della Rai può essere riguardata come la storia di uno degli istituti più rappresentativi della nostra identità collettiva, il punto di incontro di tante riflessioni più particolari, di tanti sguardi sulla realtà che ormai stazionano nella memoria […] continua a leggere
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Di Jean-Jacques Rousseau in questo scritto si è cercato di dare un inquadramento sommario e complessivo di quanto le sue idee abbiano superato le barriere e i confini che si consideravano insormontabili per l’epoca, e come si siano diffusi quegli ideali che, mostrandoci l’autore ora esaltatore della natura, ora libertario insofferente, o come acceso individualista […] continua a leggere
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Noi siamo ciò che ricordiamo di essere stati. La memoria storica è un diario, un salvadanaio dello spirito, e racconta i fatti più pregnanti della vicenda umana: ecco perché la storia diventa la memoria vivente del mondo intero. Non c’è futuro senza memoria. Distruggere la memoria equivale a distruggere la base della propria identità e […] continua a leggere
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Sfidando arditamente l’ampiezza di un orizzonte d’indagine che abbraccia “Oriente e Occidente”, Ascari ne La sottile linea verde propone otto letture di altrettanti romanzi che possono fornire altrettante vie d’accesso per giungere al cuore di una questione la cui rilevanza non è solo strettamente critica, ma anche, e soprattutto, teorica – o, quanto meno, gli […] continua a leggere
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Leggere attentamente Oscar Wilde è sempre un’esperienza rivelatrice; lo si legge tuttavia sovente – io credo – con un poco di prevenzione, specie perché ne si hanno in mente gli aforismi, i paradossi, oppure qualche battuta delle commedie più famose. E così, prima ancora che per Il ritratto di Dorian Gray, Wilde è conosciuto come […] continua a leggere
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Non c’è vera distinzione fra poesia propria e traduzione. Anzi la traduzione è il massimo impegno per un poeta poiché permette, traducendo, di lavorare in profondità su se stessi: ciò che si chiama stile che cos’è, infatti, se non una perenne ricerca di possibilità espressive nascoste o addirittura inconcepibili? Per questo ogni traduzione ha influenza […] continua a leggere
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In tempi di pensieri deboli ben venga un’idea forte di letteratura che riesca a collocare la fruizione del testo letterario tra le esperienze esistenziali fondamentali. E’ a questo che tendono gli studi di Antonio Spadaro, che da oltre un decennio si vanno esplicitando in scritti sempre più sistematici ed in colloquio dinamico sia con la […] continua a leggere
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Che cos’è, nell’accezione più illustre e corretta del termine, un moralista? Come hanno eloquentemente mostrato diversi studiosi d’indubbio valore e come, d’altronde, ogni cittadino europeo di cultura difficilmente ignora, è lecito definire in estrema sintesi questo singolare, fascinoso homme de lettres un intellettuale che s’interroga – liberamente, lucidamente, sempre criticamente – sui vizi e le […] continua a leggere
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Il volume che Matteo Veronesi ha di recente pubblicato, (Il critico come artista, dall’estetismo agli ermetici, Bologna, Azeta Fastpress) indaga la ricezione e diffusione nella cultura letteraria italiana del tardo Ottocento e della prima metà del Novecento dell’ideale del “critico come artista”. Tracce del tema erano già disseminate nella cultura francese e inglese della seconda […] continua a leggere
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L’uomo politico aristotelico è l’animale più remissivo, più docile, più accomodante, meno selettivo di tutta la rerum natura: nessuna specie animale avrebbe potuto sopportare quello che la storia ha fatto sopportare all’Adamo del Paradiso terrestre, non si sa per intelligenza o stupidità. Arduo è definire il discrimen fra adattamento e stultitia: l’homo sapiens sapiens sopporta […] continua a leggere
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Corporea è un’antologia nata in un luogo ideale dove si sono incontrati la formazione umanistica delle traduttrici, la loro pratica di poesia, la comune esperienza femminile/femminista, il bisogno di comparazione fra lingue e culture, la necessità di evocare e risvegliare un nuovo immaginario. Il pericolo era che il solo parlare di “corpo” nella poesia dei […] continua a leggere
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Circola nella geografia culturale europea un tipo di scrittore detto “moralista”, creatura di recente origine, soprattutto in relazione al senso da assegnare al suo nome. Torna infatti spontaneo riferirlo genericamente alla “morale”, cioè al complesso di principi che guidano nella condotta della vita. Lungo il Seicento, in quella Francia che è un po’ la terra […] continua a leggere
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D. da dove nasce l’esigenza di raccontare questa esperienza attraverso la forma narrativa del romanzo? R. La decisione di scrivere sulle vicende della crisi del Darfur ha da subito preso la forma del romanzo. Una decisione nata nel corso dell’ultimo anno della mia permanenza in Sudan, il 2007, quando le vicende di quella regione avevano […] continua a leggere
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«È che mi sento così triste in queste notti meravigliose. Mi par di sentire che non torneranno mai più e che non ne prendo tutto quello che potrei». Recita così in uno dei suoi rari momenti di riflessione Amory Blaine in Di qua dal paradiso di Francis Scott Fitzgerald. Così ce lo presenta Fernanda Pivano continua a leggere
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La caratteristica decisiva di Werner Herzog è la sua indipendenza, come cineasta e direi anche come uomo. Aggiungo “come uomo” per segnalare la necessità insieme di ampliare e di intensificare il concetto di indipendenza. In certe nicchie di fruizione cinematografica la parola “indipendenza” costituisce una specie di mantra da cui ci si aspetta la salvezza […] continua a leggere
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Il quarto libro di poesie di Norma Stramucci, Il cielo leggero è la luminosa tessitura di una ferita familiare. Il dramma che l’attraversa è decantato attraverso il ricorso al mito classico, oppure attraverso la contrapposizione tra l’angelo (figura del bene, della leggerezza, ma anche figlio bambino) e una serie di animali che rappresentano le angosce, […] continua a leggere
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Una qualità ritmica non comune a disciplinare un lessico che si apre all’uso diretto e alla locuzione popolare, ma che stacca dalla convenzionalità e rigenera parole rare, varianti, arcaismi: ecco ciò che subito si mostra al lettore de Il cielo di lardo di Guido Oldani. Poi, proseguendo nella lettura, due sono i fatti che trattengono […] continua a leggere
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Non c’è pace per il Darfur, dove continuano soprusi, violazione dei diritti umani, stupri perpetrati ai danni di donne e bambini, su un popolo in condizioni sanitarie gravissime, costantemente in fuga alla ricerca di cibo e protezione.Le donne del Darfur sono da sempre le principali vittime del conflitto in atto nella regione sudanese. E doppiamente […] continua a leggere
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A 25 anni, fresca di laurea, giovine e speranzosa alla ricerca di un lavoro vero, una di quelle che le statistiche danno per felicemente occupate nel giro di soli due anni, rifiutai almeno un paio di proposte interessanti vicino a casa per farmi esperienza nel campo dell’editoria in Spagna. E così mi sembrava non ci […] continua a leggere
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Juan Carlos Friebe è un poeta andaluso. È autore di Anecdotario (1992), Poemas Perplejos (menzione della giuria del Premio Internacional Gabriel Celaya de Torredonjimeno, 1995), Aria contra coral (2001), Las briznas (Premio Nacional de Poesía Paloma Navarro, 2007) e Hojas de morera (Granada, 2008). Suoi componimenti appaiono in varie antologie e riviste letterarie. Collabora con […] continua a leggere
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