I colloqui uscirono con Treves un secolo fa, verso la fine del febbraio del 1911. Il titolo del secondo libro di rime di Guido Gozzano ha carattere programmatico, esplicativo insieme di una intenzionalità artistica e di una intonazione verbale. “Cum loquere”, “parlare con”. O, detto altrimenti, “colloqui”, “parlare insieme”: codificare un messaggio che supponga un […] continua a leggere
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Non solo e non tanto perché, da anni, vado occupandomi di questioni culturali cinquecentesche, mi sembra di aver trovato tre buone ragioni per discorrere, pure in questa occasione, di Rinascimento – e più precisamente, ratione materiae, della ricezione del Rinascimento in epoca risorgimentale. La prima è legata alla rilevanza assoluta, forse incomparabile – è communis […] continua a leggere
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Pur se in maniera certamente meno palese rispetto agli altri “maggiori” del suo secolo, anche Leopardi, nell’arco di tempo che va dal 1837 all’inizio del secolo scorso, ha avuto una schiera di epigoni, che ne hanno evidenziato alcuni tratti a scapito di altri, in consonanza generalmente con lo spirito romantico prima, tardo romantico poi dell’epoca. […] continua a leggere
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Con rara misura e carsica presenza Cristina Campo – nome connotato di Vittoria Guerrini (Bologna, 1923 – Roma, 1977) – attraversa la letteratura italiana dal dopoguerra agli anni settanta. E la sua forma di “critica poetica” costituisce, ad avviso oramai di molte voci de race, un unicum nel panorama della seconda metà del secolo continua a leggere
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In questa analisi del background storico precedente e successivo al Mein Kampf, evidenziamo aspetti poco noti, in grado comunque di offrire un punto di vista complementare ed integrativo rispetto a quelli già conosciuti. Si è scelto qui di utilizzare la visione junghiana del nazionalsocialismo, perché rivela più di altre talune caratteristiche chiave di Hitler, che […] continua a leggere
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All’origine di uno tra i massimi autori contemporanei – poeta e drammaturgo, romanziere e filmmaker –, vi è un numero di matricola: 192102. Nell’asfittica clinica ostetrica Tarnier di Parigi, il 19 dicembre 1910, Jean Genet nasce da Camille Gabrielle Genet. Senza padre, nell’estate del 1911 è abbandonato anche dalla madre (che morirà di malattia nel […] continua a leggere
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Gli eventi storici non possono essere completamente compresi se non viene dedicata una particolare attenzione alla guerra, poiché essa rappresenta non solo lo scontro tra due o più eserciti, fra strutture logistiche e strategie, ma fra Stati; i conflitti armati sono il luogo di confronto tra economie industriali, tra la determinazione e la motivazione di […] continua a leggere
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Lo zero rappresenta un affascinante territorio di congiunzione fra matematica, storia e scienze umane, ogni ambito legato all’altro, in una realtà ideale, priva di frontiere, in una repubblica della scienza che si è costruita un suo spazio anche in settori molto complessi. Il caso dello zero è un caso emblematico perché la matematica, come la […] continua a leggere
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Marinetti tradusse La Germania di Tacito per la “Romana” nel 1928 perché, a suo dire, «offriva un modo giovanile di iniziare una giornata caprese piena di lunghe arrostiture al sole, tuffi a capofitto nelle liquide turchesi delle grotte verso cieli inabissati, conversazioni immense colla futurista Benedetta mentre allatta la nostra pupa rumorista» continua a leggere
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La pubblicazione de I sommersi e i salvati (1986) precedette di appena un anno il suicidio dell’autore. Dopo un quarantennio dalla scrittura di Se questo è un uomo, Primo Levi tornò alla sua esperienza della deportazione e dell’internamento nel Lager di Auschwitz III-Monowitz, per lasciare ai posteri un saggio che rappresentasse insieme il suo testamento […] continua a leggere
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Nel complesso e complicato divenire della lunga, travagliosa storia filosofica occidentale, campeggiano taluni pensatori che hanno segnato, in maniera decisiva quanto inobliabile, un certo contesto spazio-temporale: mi riferisco qui, rispettivamente, a Felice Battaglia e all’Italia. Invero, Felice Battaglia (1902-77) costituisce senza dubbio uno dei non troppi (a dirla giusta) personaggi-chiave che hanno dato stimoli e […] continua a leggere
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Chi volesse ripercorrere, pur sinteticamente, le vicende dell’architettura e dell’urbanistica italiane durante il ventennio fascista, trarrebbe di certo utili spunti dalle polemiche sull’“arte di Stato”, riconsiderando i significati attribuiti da architetti e critici ai termini “classico”, “moderno”, “razionale”, che divengono qui assai sfuocati nell’intenzionalità, sovente dettata da un quadro oltremodo articolato, nonché denso di forti, […] continua a leggere
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In poesia tutto è traducibile. Una riflessione sulla poesia di Pasolini può forse partire da questa considerazione, e porre il problema del passaggio da lingua a lingua quale tema fondante della riflessione sul linguaggio e sulla possibilità etica e storica che l’appropriarsi di una lingua poetica dischiude. Tale asserzione non è mero rovesciamento: appare invece […] continua a leggere
tag: pasolini
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Alloggio al 27 di rue du Parlement St.-Catherine, davanti alla Rue Margaux, ove Montesquieu andò a vivere nel novembre del 1715, dopo le nozze con Jeanne de Lartigue. Ragazzini giocano con le trottole su Place de la Comédie, davanti al Grande Teatro.I portici sono tristi e luridi, con le loro petites colonnes corinthiennes, e ad […] continua a leggere
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Nel volume, mirabile di rigore e di audacia, sono versati 366 sonetti, opportunamente numerati e raggruppati in parti uguali nelle tre sezioni: “A Giulia”, “A Giulia che parte”, “A Giulia e Federico”. Il trittico non dissimula la ‘fonte’: versi e lire che hanno ritmato la poesia occidentale. Lo attestano le epigrafi, fungenti da vestibolo per […] continua a leggere
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Il titolo e il sottotitolo, in apparenza arcani, di questo libro alludono, da un lato, all’idea rinascimentale della coscienza culturale come settimo giorno della creazione, dell’autocoscienza o coscienza riflessa come compimento ideale dell’universo, come vasto silenzio in cui la realtà e il pensiero vedono ed inverano se stessi nello specchio della riflessione; dall’altro, all’antica (ma […] continua a leggere
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Il desiderio ha più fantasia dell’inclinazione e non è sempre in rapporto al bisogno. Non si può desiderare una cosa di cui non si ha esperienza. Per questo non c’è limite ai desideri che gli inventori possono suscitare in noi, come di aereo, radio, televisore, di andare sulla luna, ecc. Si desidera qualcosa di nuovo. […] continua a leggere
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Eduardo Estévez è nato nel 1969 in Argentina, a Buenos Aires, e nel 1995 si è trasferito in Galizia, a Santiago de Compostela, dove tuttora risiede. Ha esordito con due raccolte di poesia in castigliano (Catedrales de perfil, Buenos Aires, 1990, e Ya tan deshabitado, Maracay, Venezuela, 1994), ma in seguito ha adottato il galiziano […] continua a leggere
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Il Novecento italiano si apre con un periodo di declino dell’attività editoriale, che raggiunge i suoi minimi nel 1905, per poi riprendere a crescere nel decennio antecedente all’esplosione del primo conflitto mondiale. […]Com’è noto, l’invenzione della stampa risale alla metà del Quattrocento; Johann Gutenberg di Magonza, orafo di professione, nel 1448 iniziò a produrre libri […] continua a leggere
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