“La vie meme prise sur le vif” è uno dei proclama che ha accompagnato la nascita del cinema. O, forse, darebbe meglio dire del cinematografo. “La vita colta sul vivo” era infatti uno degli slogan che circolava insieme alle prime proiezioni dei film dei fratelli Lumière, istantanee in movimento di avvenimenti quotidiani che altro non […] continua a leggere
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[La letteratura è una] forma di mediazione che non offre garanzie, ma senza la quale ci sarebbe per sempre preclusa la grazia di un cuore intelligente. Senza letteratura, potremmo forse conoscere le leggi della vita, ma certo non la sua giurisprudenza. Alain Finkielkraut 1. A mo’ di premessa Mi è impossibile delineare in questa occasione […] continua a leggere
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Introduzione Capolavoro è il termine che sembra ricorrere maggiormente negli interventi della critica letteraria italiana, almeno dal 1940 in poi, sulla Cronica di Bartolomeo di Iacovo da Valmontone, da quando, cioè, l’acuta filologia di Gianfranco Contini con un articolo dal gesto perentorio, la introdusse al pubblico colto, auspicandone una consuetudine di lettura come per le […] continua a leggere
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Il 13 novembre 1872, come d’abitudine ormai da qualche mese, Giovanni Verga scrive all’amico Capuana, divenuto frattanto sindaco di Mineo, e gli annuncia la sua imminente partenza per il capoluogo lombardo: «Mio caro Luigi, lunedì prossimo probabilmente partirò per Milano». Né, al solito, perde l’occasione di sollecitare dal suo corrispondente, ben più inserito, eventuali raccomandazioni, […] continua a leggere
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Antonio Tabucchi nel suo libro più noto, Sostiene Pereira (Feltrinelli, 1994), ci insegna che l’intellettuale, lo scrittore, l’artista non possono sottrarsi all’impegno politico che è anche impegno morale. Roberto Faenza ne ha tratto un film con lo stesso titolo del romanzo: è davvero un bel film, che Rai Tre ha riproposto a ragione pochi giorni […] continua a leggere
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Ho conosciuto l’opera di Gaetano Arcangeli grazie a Giovanni Perich, suo allievo, che ha voluto donarmi le introvabili riedizioni Scheiwiller di metà anni novanta approntate dalla Fondazione guidata da Bianca Arcangeli. Con in mano gli Scheiwiller piccini e compatti dai colori pastello, il celeste, il beige, il verde chiaro, il giallo limone, la mia fantasia […] continua a leggere
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In una delle sue Favole al telefono Gianni Rodari inventa il più compiuto dei giochi dis-educativi. Il palazzo da rompere, che dà il titolo al racconto, è un vero e proprio palazzo (sette piani per novantanove stanze), vuoto di abitanti ma pieno di arredi «stoviglie e soprammobili», fatto costruire dal comune di Busto Arsizio su […] continua a leggere
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Il suo ultimo libro svolge una energica verifica del rapporto necessario tra realtà e pensiero rigoroso. Tuttavia, rispetto ad altri suoi lavori, Manifesto del nuovo realismo (Laterza, Roma-Bari 2012) mostra un certo margine di eccentricità, e ciò in virtù di un ragionare essenzialmente riflesso sulla evoluzione di una prospettiva filosofica che viene ripercorsa attraverso le […] continua a leggere
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Sono andato alla biblioteca Renzi della cineteca di Bologna, ove Roberto Faenza discuteva sul suo ultimo film, Un giorno questo dolore ti sarà utile. Era presente il direttore Gianluca Farinelli e la vedova di Renzo Renzi, eponimo della biblioteca. La sala era piena. Con il regista c’era Peter Cameron, l’autore del romanzo, pubblicato in Italia […] continua a leggere
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Ho riletto Fuego recentemente. Fuori faceva un gran freddo; era venuta una bella nevicata. Avevo qualche linea di febbre e una gran voglia di riposare, ma non mi riusciva di dormire. Ho ripreso in mano il nuovo romanzo di Marilù Oliva, Fuego, e mi sono sistemato sul divano dentro un plaid caldo. Avevo letto il […] continua a leggere
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No, non è un bene il comando di molti; uno sia il capo, uno il re. Il Discorso sulla Servitù Volontaria di Étienne de La Boètie (1530-1563) si apre con questa citazione omerica: l’Autore si riferisce in questo modo direttamente alla Politica di Aristotele, che nelle analisi delle diverse forme di governo utilizza tale verso; […] continua a leggere
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Ha scritto Ernst Bloch che «il meglio della religione è la capacità di suscitare eresie». E decisamente eretico è un libello di Paolo Flores d’Arcais Gesù. L’invenzione del Dio cristiano, Add, Torino 2011, pp. 127, euro 5, scritto con l’impegnativo, se non velleitario, intento di contestare, o addirittura demolire, la monografia che Papa Ratzinger ha […] continua a leggere
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È appena uscito un libro molto denso di Francesca Nodari. La giovane studiosa è direttore scientifico del Festival “Filosofi lungo l’Oglio” e collabora con la cattedra di Filosofia teoretica dell’Università di Milano-Bicocca. Alle origini del “pensiero incarnato” ci sono i Carnets de captivité che sono stati pubblicati nel 1909, diversi anni dopo la morte (1905-1995) […] continua a leggere
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Ho incontrato Capote alla libreria Feltrinelli di Bologna. Guardava il reparto homevideo, appoggiato storto a uno scaffale di legno chiaro. Un omino minuto e pallido, coi capelli radi, gli occhiali tondi da ragioniere e una giacca che sembra una prefettizia nera senza la forbice di tessuto in fondo, raccolto come una goccia di pioggia scura […] continua a leggere
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Non solo in una Res publica delle scienze e delle lettere vieppiù soggetta a disfunzioni gravi quali lo specialismo, il disincanto e il sospetto, bensì nel macrocosmo laico e pluralista che abitiamo – o vorremmo abitare… – è ardua impresa descrivere e, a maggior ragione, patrocinare l’attualità della varia e vasta eredità consegnataci dalla Massoneria. […] continua a leggere
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Prendendo il coraggio a due mani, mi piacerebbe farvi leggere quelli che io chiamo “giochi di tradusione”. La tradusione è una modalità di traduzione-uso-illusione per trasferire all’Io presente la bellezza canonica di un irripetibile bello passato. È un modo di camminare costantemente sull’orlo di un baratro che attrae chi, consapevolmente o no, ama e odia […] continua a leggere
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In genere l’Accademia dell’Arcadia viene presentata e studiata come movimento tipicamente, anzi esclusivamente, italiano. In realtà, essa costituì, dopo il petrarchismo (che ebbe nel Camoens lirico un esponente di valore assoluto, di un’essenzialità lirica e concettuale adamantina, forse accostabile, sul piano europeo, solo allo Shakespeare dei sonetti o a Maurice Scève) e sulle orme di […] continua a leggere
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Non possediamo documenti “storici” che testimonino direttamente la condizione della donna nell’epoca arcaica. Tutto quello che conosciamo di questo periodo che va dall’VIII secolo a.C. fino agli inizi del V ci giunge dalle rappresentazioni vascolari e dalla letteratura. Le prime, specialmente per i periodi più antichi, coincidono con le pitture che troviamo sugli enormi vasi […] continua a leggere
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