Il termine “faro” deriva dal nome dell’isola (Faros) posta all’imboccatura del porto di Alessandria d’Egitto dove era stata edificata, nel III sec. a. C., la famosa costruzione, una delle sette meraviglie dell’Antichità, concepita per fornire una indicazione sicura ai naviganti durante la notte, nome che è poi rimasto a indicare tutti i manufatti di questo genere. […] continua a leggere
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Il Mediterraneo del I millennio a.C. costituiva un contesto ricco e interconnesso, in cui i porti e gli empori non solo rappresentavano snodi commerciali per le merci, ma erano anche luoghi di profonda interazione culturale, politica ed economica. Le civiltà affacciate su questo mare, tra cui Fenici, Etruschi, Greci e Romani, sfruttavano queste infrastrutture come centri nevralgici per lo scambio di beni materiali e di conoscenze, dove tradizioni e saperi diversi si fondevano, contribuendo alla creazione di una cultura mediterranea condivisa. Le tecniche edilizie delle aree portuali riflettevano le capacità ingegneristiche raggiunte da queste società e i reperti recuperati dagli scavi testimoniano il ruolo fondamentale che queste strutture svolgevano nel promuovere il commercio, la protezione e la diffusione di innovazioni artistiche e tecnologiche. L'adozione di metodologie archeologiche moderne, come l’archeologia subacquea e le indagini geofisiche, ha permesso di far luce su nuovi aspetti, approfondendo la comprensione delle dinamiche storiche e delle interazioni tra le varie popolazioni. continua a leggere
tag: archeologia subacquea, empori, Mediterraneo antico, porti, scambi culturali, tecniche costruttive
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Questo contributo analizza il rapporto plurisecolare delle popolazioni costiere con il Mare Mediterraneo, luogo di scontri e incontri fra diversi popoli, il fascino e le insidie della sua navigazione, con riferimento particolare ai mercanti e alle fonti documentarie provenienti dalla stessa attività mercantile e da alcune testimonianze inedite dei comandanti delle navi presentate ai Consoli del mare di Livorno. continua a leggere
tag: Consoli del mare, Livorno, Mediterraneo, mercanti, navigazione
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L'articolo esplora le descrizioni dei porti e degli approdi marittimi nel XV secolo attraverso i resoconti di viaggiatori e pellegrini. Queste testimonianze forniscono una visione delle infrastrutture portuali e delle dinamiche sociali, economiche e culturali dell’epoca, mostrando il ruolo cruciale dei porti nel favorire scambi e interazioni nel Mediterraneo e oltre. Analizzando le opere di sette viaggiatori europei, il lavoro evidenzia le percezioni dei porti come luoghi di sicurezza, attività commerciale e connessione culturale, ma anche i loro limiti strutturali e i pericoli incontrati. I porti sono così descritti non solo spazi fisici ma anche simbolici, intrecciando funzionalità pratiche e rappresentazioni culturali, in un periodo di crescente interazione globale. continua a leggere
tag: Commercio mediterraneo, Interazioni culturali, Pellegrinaggi, Porti medievali, Resoconti di viaggio
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La storia è il faro dell’umanità. Queste le parole pronunciate da Jacques Le Goff nell’ottobre 2008, in occasione dell’intervista rilasciata ad alcuni docenti dell’Università di Bologna nella sua abitazione parigina e della consegna del premio a lui dedicato e del quale diventerà l’eponimo: il premio internazionale “il portico d’oro – Jacques Le Goff”. E dalla luce della storia, il saggio vuole ripercorre, attraverso alcune fonti diaristiche medievali e sguardi tra Occidente e Oriente del Mediterraneo, la rappresentazione del faro di Alessandria d’Egitto. continua a leggere
tag: Alessandria d’Egitto, Diari di viaggio, Faro, Fonti letterarie, Jacques Le Goff
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Il Faro, tra mito e metafora, ha sempre avuto, e ha tuttora, un fascino irresistibile sull’immaginario collettivo. Sono tanti gli elementi da cui nasce il desiderio di porlo al centro dell’ispirazione creativa: i guardiani, l’incantevole scala a chiocciola che conduce alla stanza dell’orologio, il fascio lucente che si infiltra fra i flutti e le onde notturni, la sensazione di una solitudine antica e infinita. La letteratura disponibile sui fari è ricca e suggestiva. Anche nell’arte, in tutte le sue forme (pittura, cinema, musica, fotografia), troviamo il Faro come elemento di ispirazione principale o elemento sullo sfondo, ma sempre seducente e affascinante. continua a leggere
tag: arte, Fari, letteratura, musica, poesia
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Il Faro di Livorno, noto come "Il Fanale dei Pisani," è una storica struttura simbolo della città. Originariamente costruito nel 1303-1305 per consolidare la potenza marittima della Repubblica di Pisa, subì distruzioni e ricostruzioni, l'ultima nel 1956 dopo i danni della Seconda Guerra Mondiale. Con un’altezza di 57 metri e una portata luminosa di 27 miglia, il faro è oggi automatizzato e gestito dalla Marina Militare. Sebbene attualmente chiuso al pubblico, si ipotizzano progetti per un suo utilizzo culturale e turistico, valorizzandone il significato storico e architettonico. continua a leggere
tag: Fanale, Faro, Livorno, Luce, Mondo dei fari
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«So phare away» d’Alain Damasio (2007) et L’Homme qui n’aimait plus les chats d’Isabelle Aupy (2019) sont des dystopies mettant le métier archaïque du gardien de phare au centre de l’intrigue. Elles transforment la métaphore du phare jusqu’à donner à ce dernier une place de choix dans la diégèse afin d’affronter les défis politiques, sociaux et environnementaux auxquels l’humanité fait face. continua a leggere
tag: action, agentivité, dystopie, gardien, lutte
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Une adaptation du roman de Georges Simenon, (publié en 1934, aux éditions Fayard) est réalisée par Béla Tarr en 2008, titrée L’Homme de Londres qui fera l’objet de notre réflexion autour du phare. Notre article souligne la place de ce bâtiment au cœur du récit filmique policier. En noir et blanc, dans un décor marin qui semble hors du temps, le réalisateur met en scène un aiguilleur Malouin, dans une aérogare maritime non identifiée qui sera témoin d’un crime lors d’une de ses gardes nocturnes. Dès lors, sa vie bascule quand il récupère l’argent de la victime, tombée à la mer. Les panoramiques de prédilection sont des espaces marins qui valorisent le phare. En arrière-scène, parfois, au centre d’un plan, le phare participe de près ou de loin à l’enquête policière du commissaire Morrisson. Notre article interroge l’exploration du phare dans le film policier. Comment est-il mis en scène? Quelles sont ses caractéristiques ? Comment évolue-t-il par rapport à l’enquête policière? Telles sont les questions qui seront posées dans le cadre de notre étude et, qui interrogeront, outre ses spécifici continua a leggere
tag: Béla Tarr, crime, film policier, L’Homme de Londres, phare
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Nel passato i fari erano stati progettati e costruiti per aiutare i marinai a trovare un porto sicuro e accogliente. Oggi, nonostante la tecnologia, navigare di notte nel Mediterraneo è sinonimo di pericolo, di incertezza e di cupa oscurità. Occorre, dunque, trovare nuovi fari per illuminare il Mediterraneo: i fari della pietas, dell’accoglienza, della solidarietà. Il progetto Mediterraneo è stato realizzato dall’Istituto Comprensivo di Pianoro (Bo). Nel progetto sono state utilizzate diverse fonti perché lo spirito del tempo e la visione della società in qualsiasi parte del mondo non sarebbero comprensibili senza utilizzare fonti di diverse tipologie. Nello specifico l’utilizzo delle fonti letterarie può aiutare a comprendere che la relazione dialettica passato-presente si traduce nell’interrogare il nostro assetto sociale, caratterizzato sempre di più dalla compresenza nel territorio di diversi soggetti culturali, portatori di identità e di memorie collettive. continua a leggere
tag: Dialogo, Fari, Mediterraneo, Pietas, Viaggi
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La produzione di Armin Greder dal 2008 al 2024, che potrebbe essere designata come una “Tetralogia del mare”, racconta il Mediterraneo come luogo di promessa e pericolo, decostruendo i miti idilliaci. Attraverso immagini cupe e potenti, Greder narra storie urgenti di migranti, rivelando un mare che divora e custodisce tragedie. Dai volumi L’isola a Voi, si indagano la crudeltà complice delle politiche occidentali, l’ambivalenza della solidarietà umana e la dignità che resiste anche nella disperazione. Particolarmente suggestivo è il ruolo simbolico del mare e dei pesci, testimoni e attori di drammi umani. Queste opere si intrecciano con le crisi attuali, offrendo strumenti per una riflessione critica a educatori e lettori. Emblematica è la scuola di Pianoro, che ha dato voce al Silent Book Mediterraneo, promuovendo comprensione e riflessione. L’arte di Greder invita non solo all’empatia, ma a un coinvolgimento attivo con l’eredità dolorosa del Mediterraneo e le sue sfide morali. continua a leggere
tag: Armin Greder, mare simbolico/mare concreto, Mediterraneo, migrazione, solidarietà
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Il saggio esamina la caduta della Sicilia nell'estate del 1943 attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti, sia militari che civili. La ricerca, basata su un'ampia documentazione archivistica che include diari personali, intercettazioni alleate e verbali di interrogatorio, offre una nuova prospettiva sulla campagna di Sicilia, evidenziando come la disfatta non fu dovuta solo alla schiacciante superiorità materiale degli Alleati, ma anche al collasso del morale delle truppe e alla progressiva disgregazione del fronte interno. Le testimonianze rivelano la complessità di una battaglia che vide alternarsi episodi di eroica resistenza e casi di cedimento, in un contesto segnato da gravissime carenze logistiche e materiali. continua a leggere
tag: Forze armate italiane, intelligence alleata, Seconda guerra mondiale, Sicilia 1943, testimonianze di guerra
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Prospettive Se il tema sono i fari in letteratura, il primo titolo che ci viene in mente – oltre, si capisce, a To the lighthouse – è Les Phares, sesto componimento di Spleen et Idéal: undici quartine dedicate a giganti della pittura europea. Leonardo, Rembrandt, Delacroix e gli altri sono, per Baudelaire, i Fari: coloro […] continua a leggere
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All’imbocco sud del porto di Livorno è ubicato un faro che per fondazione risulta essere uno dei più antichi d’Italia. Andato completamente distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, lo vediamo adesso in una ricostruzione deglia anni Cinquanta del Novecento. Il Fanale dei Pisani o Fanale Maggiore fu costruito dalla Repubblica di Pisa in sostituzione di […] continua a leggere
tag: faro di Livorno, faro di Palermo, Ignazio Fabroni, Pistoia, Seicento
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Muoveva tutta l’aria del crepuscolo a un fioco occiduo palpebrare della traccia che divide acqua e terra; ed il punto atono del faro che baluginava sulla roccia del Tino, cerula, tre volte si dilatò e si spense in un altro oro. (Vecchi versi) E proprio in quel momento brillò, si spense, ribrillò una luce sull’opposta […] continua a leggere
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Alberto è stato un testimone delle nostre vite, perché abbiamo avuto per tanti e tanti anni, in San Giovanni in Monte (oggi Dipartimento di Storia Culture Civiltà), gli studi uno di fronte all’altro, e dal mio sentivo sistematicamente le sue parole col suo vocione forte e appassionato, nonché la sua bella risata, affettuosa e coinvolgente, […] continua a leggere
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Tra l’attentato dell’11 settembre 2001 e la War on Terror portata avanti dal presidente americano George W. Bush, la fumettista iraniana Marjane Satrapi pubblica Persepolis, un’opera autobiografica che racconta la sua giovinezza in Iran durante la rivoluzione e la successiva guerra Iran-Iraq, seguita dall’esperienza dell’esilio in Europa. Nonostante il clima politico delicato, Satrapi si fa […] continua a leggere
tag: diaspora, femminismo islamico, graphic novel, hybrid identities, identià ibrida, islamic feminism, orientalism, orientalismo
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Definire il definito «For the horrors of the American Negro’s life there has been almost no language», scrive James Baldwin in The Fire Next Time (1963), sermone laico e incendiario che lo scrittore indirizza al razzismo statunitense. È la stagione del Civil Rights Movement, di cui Baldwin fu forse il portavoce più celebre in letteratura, […] continua a leggere
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L’articolo intende presentare al pubblico italiano il percorso di studio sviluppatosi, nell’ambito dell’Istituto statale di Lingue Straniere di Samarcanda intorno alle opere di Alessandro Baricco nei corsi di Letteratura italiana, Analisi filologica del testo, Stilistica. L’esperienza data già da molti anni e oggi non pochi studenti del Dipartimento italiano scrivono tesi di laurea, di laurea magistrale e di dottorato dedicate a Baricco. Io stessa ho scelto per la tesi dottorato l’analisi delle opere di questo scrittore. L’articolo presenta anche diverse ragioni per cui Baricco ha avuto successo a Samarcanda, le caratteristiche principali delle sue opere. continua a leggere
tag: analisi, Baricco, cinematografia, interpretazione, letteratura, lingua italiana, musica
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Se in musica parliamo di forme brevi, la mente corre alle succinte partiture di Webern, alle perle sgranate dal Mikrokosmos di Bartók; pensiamo cioè subito alla brevità di singole composizioni. Ma un diverso tragitto è possibile, ancorché marginale: quello della musica fatta oggetto di aforismi e massime. Se ci si china su quel mondo, se […] continua a leggere
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Autobiografie di militanti nel Biennio Rosso Nel 1962 Cesare Bermani, uno dei primi ricercatori a praticare il metodo storiografico della storia orale, la cui prima ispirazione gli venne dalla lettura di alcuni saggi pubblicati negli anni Settanta dalla rivista maoista «Vento dell’Est», durante varie ricerche sul campo dei canti sociali del Novarese e del Vercellese, […] continua a leggere
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La redazione di Bibliomanie si è attivata per salvare la memoria e le tracce dei fari, della cultura che ci hanno trasmesso, delle vicende umane che li hanno coinvolti e delle varie interpretazioni simboliche. Abito sul Garda, dove frequento due vecchie “conoscenze”. Il faro di Riva del Garda Sto parlando del Trampolino: Faro o lanterna […] continua a leggere
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Come fare per costruire un progresso etico che sia parallelo e proporzionale al progresso tecnico? Lorenzo Milani ci ha indicato una strada: educare ragazzi e ragazze a diventare cittadini sovrani, perché ognuno si senta l’unico responsabile di tutto. Oggi questo insegnamento è vero più che mai e si traduce in un’educazione civica fondata sullo sviluppo […] continua a leggere
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Guglielmo Manitta è uno studioso di storia della scienza al quale, nonostante la giovane età, vanno riconosciute una competenza e un’esperienza di prim’ordine rispetto agli argomenti affrontati nelle precedenti pubblicazioni apparse presso Il Convivio Editore: L’eruzione dell’Etna del 1879 problema dell’Italia unita (2016); Orazio Silvestri e la vulcanologia dell’Etna e delle Isole Eolie (2017); curatela […] continua a leggere
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Sappiamo molto poco di Margherita Porete, bruciata sul rogo in Place de Grève, a Parigi nel 1310 in quanto eretica; con lei fu arsa anche la versione originale della sua opera: Specchio delle anime semplici. Non sappiamo neppure come abbia vissuto il supplizio che le fu inflitto. Roat suppone che abbia affrontato con dignità il […] continua a leggere
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Lungo il transito dell’apparente dualità… Si nasce con due braccia, due gambe, due occhi e sempre più di frequente accade che una stessa vita si sdoppi. Questo succede quando il nostro passato non coincide più con quello che siamo nel presente e così la vita di ieri e quella di oggi sono come il latte […] continua a leggere
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Chi studia la storia del libro si troverà, prima o poi, a dover fare i conti col fenomeno del collezionismo librario, fondato sulla dolce passione della bibliofilia, fenomeno ricco di caratteri umani e degno di analisi. Non a caso il tema sta destando sempre maggiore interesse, e negli ultimi tempi si sono moltiplicate le proposte […] continua a leggere
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A morte il tiranno è un podcast ideato, scritto e montato tra il 2019 e il 2020 da Matteo Cavezzali e Gianni Gozzoli, il frutto della loro prima collaborazione. Cavezzali è scrittore e giornalista, con i suoi romanzi ha vinto il Premio Comisso e il Premio Volponi e dal 2020 lavora per Radio Rai come […] continua a leggere
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Nel 1968 Albino Bernardini pubblicò il libro Un anno a Pietralata, cronaca della sua esperienza nella scuola della borgata romana. Un anno prima, nel 1967, era uscito Lettera a una professoressa della Scuola di Barbiana, libro grazie al quale Bernardini raccolse l’eredità pedagogica, civile e politica di don Milani. Pochi anni dopo, nel 1970, vide […] continua a leggere
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1. Ouverture 1.1. “La brevità, gran pregio” (La Bohème, Quadro I, Una soffitta) Nell’ottobre del 1880 approdò a Milano un giovane non ancora ventiduenne che arrivava dalla provincia toscana. Il giovane si chiamava Giacomo Puccini, nato a Lucca il 22 dicembre 1858, primo figlio maschio di una famiglia che contava ben sette sorelle. Oltre a […] continua a leggere
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