L’Esprit des lois di Montesquieu Verso una fenomenologia invincibile del dispotismo universale
Domenico Felice, L’Esprit des lois di Montesquieu Verso una fenomenologia invincibile del dispotismo universale, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 26, no. 3, luglio/settembre 2011
Alcuni decenni addietro, in uno dei suoi studi più acuti e originali, Montesquieu. La politique et l’histoire, Louis Althusser ha rilanciato con forza l’ipotesi interpretativa, di origine settecentesca – divenuta successivamente un vero e proprio Leitmotiv della letteratura critica -, secondo cui il dispotismo teorizzato da Montesquieu nell’Esprit des lois avrebbe ben poco o addirittura nulla a che vedere con le concrete realtà storico-politiche (per lo più orientali) cui costantemente, in modo esplicito o implicito, allude o rinvia, ma sarebbe piuttosto un concetto polemico o ideologico, ovvero una «caricatura» dell’assolutismo moderno (nella fattispecie di quello di Luigi XIV), la cui funzione principale, se non esclusiva, sarebbe stata quella di mettere in guardia i monarchi europei settecenteschi, anzitutto francesi, sui rischi insiti nelle loro ‘inclinazioni’ e ‘tentazioni’ dispotiche
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