Albano, Amanda è libera. Il ritorno dell’ode-canzonetta o dell’asclepiadeo minore
Federico Cinti, Albano, Amanda è libera. Il ritorno dell’ode-canzonetta o dell’asclepiadeo minore, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 25, no. 10, aprile/giugno 2011
Tra le tante canzoni del sessantunesimo Festival di Sanremo, una in particolare s’impone per il testo, ed è Amanda è libera di Al Bano Carrisi, scritta insieme con Fabrizio Berlincioni e Alterisio Paoletti. E s’impone tanto per il contenuto, che affronta una tematica di bruciante attualità, vale a dire la vita e la morte di una ragazza di strada, la ventottenne nigeriana Doris Iuta, quanto per il fatto che lo schema metrico utilizzato è quello dell’ode-canzonetta o, se si tenta un’interpretazione più ardita, dell’asclepiadeo minore di stampo carducciano. L’impegno etico-civile, quindi, sembra coniugarsi, come è giusto che sia, a una ricerca d’ordine, nel caos multiforme che regna in questo tumultuoso inizio di terzo millennio
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