Bibliomanie

Artifex additus artifici
di , numero 21, aprile/giungo 2010, Note e Riflessioni,

Come citare questo articolo:
Elisabetta Brizio, Artifex additus artifici, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 21, no. 5, aprile/giungo 2010

L’attività estetica – diceva Schelling nel fondamentale e fondante suo Sistema dell’idealismo trascendentale – vede il convergere di produttività conscia e inconsapevole, e in essa, in quanto conoscenza assoluta, avviene l’unificazione tra la sfera della natura e quella dello spirito. L’arte estrinseca l’identità originaria di natura e spirito, di necessità e di libertà, di atto soggettivo e intenzionale e di attività inintenzionale. Nel prodotto estetico è dunque sottesa una unità originaria che lascia trasparire l’elemento della necessità: l’opera non può corrispondere alla volontà realizzatrice dell’artista perché l’azione umana

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