Il gene fatale
Lorenzo Tinti, Il gene fatale, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 07, no. 22, ottobre/dicembre 2006
Il gene fatale entrò nel DNA della mia famiglia in un’afosa notte di un secolo fa, allorché la mia bisavola donò il suo fiore più prezioso all’uomo che l’aveva poc’anzi sedotta dal proscenio del teatro di paese. Ignorava tuttavia che da quel palcoscenico egli non sarebbe più sceso, se non per acconciare barba e capelli nella sua bottega scalcinata, ogniqualvolta almeno i fumi dell’alcool gli avessero consentito di distinguere questa da quelli.
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