La poetica della memoria in Montale e Sereni
Marco Antonellini, La poetica della memoria in Montale e Sereni, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 02, no. 5, luglio/settembre 2005
In una situazione in cui la percezione del reale si muove, per citare le parole di P. Florenskij, attraverso una prospettiva rovesciata, appare inevitabile che la poesia di Montale e Sereni si rivolga al passato e alla memoria. Non vi è – è ovvio – una visione storicistica o dialettica della vita ma la ricerca di un qualcosa di fermo e stabile da salvare. In questa ricerca sta forse la divergenza più importante fra Montale e Sereni perché, se per il secondo il passato si giustifica alla luce del presente e riviverlo è l’unico modo per vivere nell’adesso, per il primo la storia degli errori resta imperturbata.
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