Fortunat Strowski, Montesquieu
Davide Monda, Domenico Felice, Fortunat Strowski, Montesquieu, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 26, no. 18, luglio/settembre 2011
Montesquieu aveva solo vent’anni alla morte di Luigi XIV. Sotto Luigi XV, se fu testimone quasi indifferente di guerre che, peraltro, hanno lasciato la Francia indifferente, assisté al risveglio della vita economica e amministrativa che si verificava allora nelle province. Era un’epoca favorevole alle meditazioni di un giurista filosofo. Allievo insieme di Fontenelle e di Fénelon, emulo di Voltaire e di Rousseau, predecessore di Buffon, egli domina il suo secolo con l’ampiezza del suo pensiero. Era ricco e stimato, e non aveva ambizioni di sorta: l’amore della verità era la sola sua passione
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