La crisalide e il profilo arcaico del presente in Guido Gozzano
Elisabetta Brizio, La crisalide e il profilo arcaico del presente in Guido Gozzano, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 23, no. 5, ottobre/dicembre 2010
Nel rileggere Gozzano a quasi un secolo dall’uscita quello che fu il più rappresentativo dei suoi libri di rime, I colloqui, e dopo vaste e multivoche investigazioni sui versi gozzaniani e ardue ricognizioni intorno alla loro posizione nel nostro Novecento, e definizioni di formule riassuntive (Gozzano come l’ultimo dei classici, colui che inaugura la linea crepuscolare della poesia in negativo, un prosatore in versi, ovvero un ironista essenzialmente estraneo al crepuscolarismo, un occasionale autore di plagi, un poeta che lambisce la soglia del divino, per nominarne solo alcune tra le più note ed emblematiche) almeno un aspetto, in particolare, ancora suscita una certa perplessità, un
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