La poesia del trauma
Lorenzo Tinti, La poesia del trauma, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 15, no. 22, ottobre/dicembre 2008
La modernità si apre con un colpo di scena. Come nella commedia classica un’agnizione cambia le carte in tavola, ma, diversamente che in quella, dove era funzionale a ristabilire lo status quo ante, adesso essa definisce una situazione dagli effetti imprevedibili e potenzialmente drammatici: l’artista e il suo lettore borghese sono fratelli (Ipocrita lettore, mio simile, fratello). La diagnosi spazza via quasi un secolo di idealismo romantico
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