Teocrito di Siracusa Idillio XI
Federico Cinti, Teocrito di Siracusa Idillio XI, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 02, no. 21, luglio/settembre 2005
Occorre essere stringati, andare subito al punto che – ahimè – troppe volte è dolente, per non essere tacciati di prolissa vacuità o vacua prolissità. La sintesi è dote di pochi. Teocrito, dunque. Molto di più non è che se ne sappia. O, meglio, non quanto se ne vorrebbe sapere: il naufragio della letteratura classica, soprattutto greca, è uno strazio annoso: generazioni e generazioni si sono interrogate diciamo pure sul nulla. Del resto, per colpa di Manzoni, Carneade è passato alla storia come uno sconosciuto, ed era provetto filosofo, di cui si sa, si sa anche parecchio. Ma, come dice Cicerone ad Attico, de hoc alias.
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