Master di comunicazione storica 2013. Presentazione terza edizione, bilancio e prospettive future
Mirco Dondi, Master di comunicazione storica 2013. Presentazione terza edizione, bilancio e prospettive future, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 34, no. 22, settembre/dicembre2013
È uscito il bando della terza edizione del Master di comunicazione storica dell’università di Bologna che scadrà il 20 settembre 2013.
La concezione dei master universitari è quella di offrire competenze e attività che non sono presenti nei corsi di laurea, ma soprattutto la funzione dei master è quella di professionalizzare i suoi partecipanti, favorendone l’immissione nel mondo del lavoro.
Nel 2009, quando è stata avviata la prima edizione, sono stati interpellati dirigenti di alcune tra le più grandi aziende dell’industria culturale: network televisivi, case editrici, case di produzione cinematografiche e documentarie, fondazioni, musei pubblici e privati. La domanda che è stata loro rivolta era: quali competenze dovrebbe possedere una persona che viene assunta da voi? Che tipo di personale vi serve? Tutti concordavano su una preferibile formazione umanistica, ma richiedevano un quadro di competenze informatiche, organizzative e pratiche che un neolaureato non possiede. Da qui è nata l’idea di abbinare il percorso di studi umanistici con l’informatica e con gli elementi di gestione delle imprese culturali. Il master rilascia il titolo di Esperto in Comunicazione storica, ma nella pratica formiamo una figura di umanista digitale le cui attività sono rivolte alla public history.
Nei nostri corsi l’attività teorica è ancorata all’attività pratica con numerose ore di laboratorio, poiché è preminente sviluppare abilità operative. Insegniamo quindi i linguaggi informatici per costruire siti web utili a ricoprire il ruolo di webmaster. (Peraltro il nostro primo tutor e webmaster, Giacomo Andreucci, anche grazie alle capacità dimostrate nei nostri corsi e nell’allestimento del nostro sito lavora ora a Barcellona per Google).
Un’altra attività per noi fondamentale è la teoria e la pratica del documentario storico. Gli studenti apprendono le tecniche di costruzione di un documentario, realizzano riprese filmate, lavorano sul montaggio digitale (con programmi come Premiére, Final cut e Audition) e producono una delle prove finali con la realizzazione di un documentario storico.
Il corpo dei docenti è pressoché lo stesso dalla prima edizione. Vi partecipano gli storici Ivo Mattozzi (sui linguaggi della didattica della storia), Giorgio Pedrocco (sul patrimonio industriale), Aldo Giannuli (analisi di Storia del presente), le documentariste e videomaker Luisa Cigognetti e Gisella Gaspari, la semiologa Anna Maria Lorusso (sui linguaggi dei media), l’urbanista Micaela Deriu (su segni e costruzioni del territorio), il manager pubblico del Comune di Bologna Mauro Felicori (sull’organizzazione delle imprese culturali), Giacomo Andreucci che insegna i linguaggi informatici, lo storico dell’arte Paolo Granata (eventi, arte e musei) e la letterata esperta in linguaggi della comunicazione Elena Lamberti il cui corso si concentra prevalentemente sulle comparazioni con la realtà nord americana.
Gli insegnamenti sono strettamente correlati tra loro, di modo che gli studenti possano costruire in progress le prove di ciascun esame, elaborando sin dall’inizio un percorso personale.
Sempre attenta è l’attenzione all’evoluzione del mercato, alla nascita di software digitali che possono essere applicati in ambito storico e culturale. Nell’ultima edizione, ad esempio, tutti gli studenti hanno lavorato per costruire “app” per smartphone e tablet.
Nella nuova edizione avvieremo anche un percorso sulla scrittura didattica della storia, utile per la realizzazioni di manuali, e sull’editoria digitale.
Particolare cura riserviamo alle attività di stage in aziende, musei, istituti privati e pubblici che operano in ambito della salvaguardia e della promozione culturale. Lo stage per lo studente può essere anche pianificato per un suo ritorno nell’azienda dove ha lavorato, come accaduto con Michela Giupponi in quest’ultima edizione. Stretta la collaborazione con RaiStoria dove sinora sono stati 6 nostri studenti, possibile anche uno stage all’estero, scelto nell’ultima edizione da 4 corsisti (2 di questi nel network canadese Omni News).
Tra coloro che hanno conseguito il titolo di Esperto in Comunicazione storica abbiamo avuto chi ha realizzato lavori documentaristici importanti e finanziati come Liviana Davì e Gian Luca Marcon, autori di un lavoro in India sugli ultimi uomini cavallo; Michele Bentini ha girato un documentario sulle foibe, gli stessi Davì e Marcon hanno costituito una piccola società di produzione (attività insegnata e raccomandata dai nostri docenti), Carmen Allenza sta lavorando alla progettazione di un ecomuseo nell’Iglesiente, Margherita Poletti si occupa di promozione turistica culturale nel modenese.
Per valorizzare la circolazione dei molti materiali prodotti, il Master ha aperto anche una collana, con un taglio di alta divulgazione, con la casa editrice Unicopli.
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