Gérard de Nerval e la poetica dell’Assoluto
Giada Margiotto, Gérard de Nerval e la poetica dell’Assoluto, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 27, no. 2, ottobre/dicembre 2011
26 gennaio 1855: il corpo di Gérard de Nerval viene trovato in un sottoscala di Rue de la Vielle Lanterne, appeso per il collo. «Quel luogo infame che invitava all’assassinio e al suicidio», ad oggi non esiste più, e solo sopravvive in un’incisione di Gustave Dorè, La mort de Gérard de Nerval, che rappresenta il corpo del poeta circondato da uno stormo etereo, mentre l’anima luminosa viene liberata dal braccio della Morte. La tesi del suicidio è generalmente ammessa. A Parigi «la sua morte ha scavato un vuoto che non è stato colmato», scrive in un ricordo Théophile Gautier, caro amico dell’artista sin dai tempi del liceo Charlemagne
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