Howard Phillips Lovecraft, un Copernico della letteratura
Lorenzo Tinti, Howard Phillips Lovecraft, un Copernico della letteratura, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 26, no. 5, luglio/settembre 2011
Tutto sommato non è trascorso troppo tempo da quando uno storico di inusitata sensibilità come Carlo Ginzburg, in parte introducendo e in parte giustificando la propria ricerca, ricordava che, quanto alla questione della stregoneria, «quello che ancora nel 1967 K. Thomas poteva a buon diritto definire “un argomento che la maggior parte degli storici considera periferico, per non dire bizzarro”, è diventato, nel frattempo, un tema storiografico più che rispettabile, coltivato anche da studiosi poco amanti delle eccentricità». Un ragionamento non troppo dissimile, mutatis mutandis, potrebbe essere svolto intorno alla narrativa horror
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