Collezionare meraviglia. Sulla Wunderkammer cinque-seicentesca
Lorenzo Tinti, Collezionare meraviglia. Sulla Wunderkammer cinque-seicentesca, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 25, no. 1, aprile/giugno 2011
La figura sull’estrema sinistra che, ostentando con nonchalance un evidente mancinismo, impugna una lunga bacchetta e illustra la stanza a tre notabili ospiti, abbigliati alla spagnola (copricapo piumato, gorgiera, mantellina, farsetto rigido, correggia con sciabola d’ordinanza, calzabraca e pianelle di cuoio), non può essere che il naturalista napoletano Ferrante Imperato. Dell’ampia sala si scorgono tre pareti, due delle quali ingombrate da pesanti scaffalature modanate e una, quella di fondo, parzialmente libera, seppur interrotta da un finestrone centrale a bovindo. Il soffitto poi
Questo articolo è distribuito con licenza Creative Commons Attribution 4.0 International. Copyright (c) 2011 Lorenzo Tinti