Bibliomanie

Luci e ombre nella storia dello sport italiano
di , numero 22, luglio/settembre 2010, Note e Riflessioni,

Come citare questo articolo:
Francesco Rosa, Luci e ombre nella storia dello sport italiano, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 22, no. 9, luglio/settembre 2010

La riscoperta dello sport inteso come pratica agonistica o amatoriale fine a se stessa, dovette attendere lungamente prima che esso venisse riconosciuto come tale. In Italia, solo in seguito al diffondersi delle idee illuministiche, a partire dagli ultimi anni del Settecento, cominciarono a prendere piede concezioni igienico-sanitarie più moderne che videro anche l’attività fisica come una tappa necessaria per lo sviluppo armonico e completo dell’essere umano, e bisognerà attendere la metà dell’Ottocento perché lo sport cominci a essere considerato un veicolo importante per l’educazione sanitaria della gioventù. Nell’Italia preunitaria, infatti, la pratica sportiva era rappresentata dalle esercitazioni militari che si ripromettevano l’unico scopo di addestrare e formare i soldati. Nonostante questo, l’esercizio sportivo vero e proprio resterà comunque a lungo appannaggio di ceti aristocratico-borghesi, tardando, ben più che in altre parti d’Europa, a diffondersi come fenomeno di ampia irradiazione sociale e popolare

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