Il poeta e il traduttore
Maurizio Clementi, Il poeta e il traduttore, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 19, no. 9, ottobre/dicembre2009
Non c’è vera distinzione fra poesia propria e traduzione. Anzi la traduzione è il massimo impegno per un poeta poiché permette, traducendo, di lavorare in profondità su se stessi: ciò che si chiama stile che cos’è, infatti, se non una perenne ricerca di possibilità espressive nascoste o addirittura inconcepibili? Per questo ogni traduzione ha influenza certa sul proprio stile e sul proprio sviluppo espressivo e probabilmente tematico
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