Mito come metafora del presente. La Favola agreste dei Dioscuri
Maria Grazia Lenzi, Francesca Giuntoli Liverani, Mito come metafora del presente. La Favola agreste dei Dioscuri, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 19, no. 13, ottobre/dicembre2009
L’uomo politico aristotelico è l’animale più remissivo, più docile, più accomodante, meno selettivo di tutta la rerum natura: nessuna specie animale avrebbe potuto sopportare quello che la storia ha fatto sopportare all’Adamo del Paradiso terrestre, non si sa per intelligenza o stupidità. Arduo è definire il discrimen fra adattamento e stultitia: l’homo sapiens sapiens sopporta rumore, inquinamento, “fetenzie” alimentari, bruttezza, squallore esistenziale, abbandono, ignoranza, ma non tollera l’uso della parola libera, l’ingiuria intelligente, il sarcasmo costruttivo, l’ironia che tutto coglie e punta il dito sull’insensatezza e il grigiore intellettuale
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