L’infinito e la forma. La poesia di Vittoria Aganoor
Matteo Veronesi, L’infinito e la forma. La poesia di Vittoria Aganoor, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 13, no. 2, aprile/giugno 2008
Due recenti lavori di un giovane ed intraprendente italianista inglese, John Butcher, invitano il lettore d’oggi a riprendere in considerazione i versi di Vittoria Aganoor (1855-1910), poetessa di origine armena che, al crocevia fra Ottocento e Novecento, lambendo, e in parte assorbendo, atmosfere ed inquietudini che contraddistinguevano la nascente modernità letteraria italiana, diede corpo ed espressione ad un’esperienza umana e poetica certo umbratile
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