Fine di un uomo nero
Neil Novello, Fine di un uomo nero, «Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 04, no. 19, gennaio/marzo 2006
Quando Jack Zaccagna e l’aiutante Bob Frusta estrassero i coltelli dai foderi di cuoio, Mohamed Mbami urlava e sanguinava da molto tempo. Dai grandi capezzoli bruni strappati da tenaglie roventi, il sangue scorreva a fiotti senza arrestarsi, mentre una coppia di morse strette a due lembi di quadricipiti divelti mostrava la bianchezza del femore. I becchi taglienti di due morsetti lasciati in terra stringevano invece grossi pezzi di carne insanguinata
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