Bibliomanie

Inciso nel corpo: il gusto del ricordo e dell’oblio nelle parole di Chorus of Mushrooms di Hiromi Goto
di , numero 52, dicembre 2021, Saggi e Studi

Inciso nel corpo: il gusto del ricordo e dell’oblio nelle parole di <em>Chorus of Mushrooms</em> di Hiromi Goto

Il dibattito sullo statuto della world literature negli ultimi decenni ha acquisito un ruolo sempre più centrale dentro e fuori l’accademia, e ha toccato anche il Giappone, portando all’attenzione della critica un tema finora poco esplorato, quello del rapporto fra la letteratura e la lingua madre, che interseca e collega generi e sottogeneri apparentemente molto diversi quali la letteratura bilingue, la letteratura della migrazione, la letteratura della diaspora. Fra gli scrittori più studiati spiccano Hideo Levy (1950), Minae Mizumura (1951) e Yōko Tawada (1960), accomunati dalla scelta di scrivere in una lingua che non è la loro lingua madre, incorporando liberamente espressioni e parole straniere nelle loro opere, e soprattutto di fare della riflessione sulla lingua il centro della propria ispirazione. Specularmente in anni molto recente si è assistito all’emergere di una nuova generazione di giovani scrittori e scrittrici in bilico fra due lingue e/o fra due mondi: Shirin Nezammafi (dall'Iran), Yan Yee (dalla Cina), Arthur Binard (dagli Stati Uniti) e Tian Yuan (dalla Cina) hanno scelto liberamente e ... continua a leggere

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Identità, sport e Lega Nord: la nazionale padana di calcio
di , numero 52, dicembre 2021, Saggi e Studi

Identità, sport e Lega Nord: la nazionale padana di calcio

Mentre si disputa il primo campionato europeo di football in un grave contesto pandemico e la geopolitica è tornata a riaffacciarsi attraverso le rivendicazioni di nazioni quali l’Ucraina e la Macedonia del nord, può risultare di qualche interesse tornare sui rapporti instaurati col calcio dal movimento più identitario del panorama politico italiano tra Prima e Seconda Repubblica. Vale a dire quella Lega Nord che, specie durante la lunga segreteria federale di Umberto Bossi, ha largamente investito in termini simbolici e materiali sullo sport come strumento di costruzione e affermazione delle identità locali. D’altronde fin dalle origini essa si diede una precisa e consolidata vocazione localistico/amministrativa. Un localismo capace di contemperare “ethnos e demos” e di radicarsi tramite la rivalutazione di tradizioni, costumi, lingua, territorialità. Localismo e territorialismo che nella loro essenza richiamano emblematicamente l’antico e moderno campanilismo, il dualismo città/campagna, capitale morale/capitale/politica, settentrione/me... continua a leggere

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Un’identità camaleontica e controversa: l’Athletic Club tra memoria e oblio
di , numero 52, dicembre 2021, Saggi e Studi

Un’identità camaleontica e controversa: l’Athletic Club tra memoria e oblio

L'Athletic Club è la squadra di Bilbao nota in tutto il mondo calcistico per la sua filosofia di tesserare soltanto giocatori nati o cresciuti calcisticamente nella geografia di lingua e cultura basca, ovvero nei territori dell'odierna Comunità Autonoma Basca (formata dalle province della Biscaglia, Guipúzcoa e Álava), della Comunità Forale della Navarra e della parte meridionale del dipartimento francese dei Pirenei Atlantici. Questa scelta ha destato da sempre sentimenti contrastanti: dall'ammirazione del quotidiano sportivo "L'Équipe", che descrisse l’Athletic negli anni Sessanta come «un caso unico nel calcio mondiale», e di Gianni Mura, per il quale il teambasco rappresenterebbe ancora oggi «un'ostinata eresia»; alle critic... continua a leggere

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Tra eroismo calcistico, identità e comunità. Maradona, Napoli e il tifo partenopeo
di , numero 52, dicembre 2021, Saggi e Studi

Tra eroismo calcistico, identità e comunità. Maradona, Napoli e il tifo partenopeo

Quando parliamo di eroismo calcistico facciamo riferimento a calciatori che, in virtù di una particolare eccellenza sportiva e di risultati non comuni, riescono a innescare nei loro tifosi rilevanti e permanenti gratificazioni emotive legate alla condivisione simbolica della gioia e della fierezza che vittorie e meriti sul campo possono suscitare. Simile forma di benessere psicologico si fonda su un meccanismo detto BIRGing – basking in reflected glory – il crogiolarsi della gloria riflessa, che porta a identificarsi nei successi dei campioni e delle squadre in cui ci si riconosce. Su questo legame emozionale di fondo possono innestarsi in maniera plastica molteplici forme di identificazione, territoriale, nazionale, etnica, di genere o connesse a significati più individuali. Alla base di questi processi risiede la natura rituale del calcio. Le partite sono, infatti, dei rituali sociali che alimentano l’appartenenza, la solidarietà e l’identità sociale di chi sente di partecipare a un destino comunitario, di chi condivide felicità e sofferenza attorno alla dedizione per i ... continua a leggere

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