Bibliomanie

Andrea Broglia

Andrea Broglia è stato responsabile dell’Area Factual di Mediaset, dove ha lavorato per 23 anni, come autore, produttore, direttore del canale tematico «Macchina del tempo», responsabile degli acquisti e delle coproduzioni internazionali. Ha vinto un Telegatto e un Gran premio della Televisione. Per il docudrama su Leonardo da Vinci è stato premiato col Golden Camera awards al Festival di Chicago. Nel 2015 ha scritto e pubblicato con GianPaolo Parenti «Fare anima. Storie e personaggi tv che cambiano la vita». Nel 2008 ha creato la società Puntodoc che cura il progetto MNEO, ARCHIVIO ITALIANO DELLE MEMORIE, che, ad oggi, ha prodotto circa 400 interviste a testimoni e vittime di grandi eventi della storia italiana, a protagonisti della cultura, dello spettacolo, della società civile e dello sport.

Attraverso i muri. Storie al tempo della pandemia
di , numero 53, giugno 2022, Note e Riflessioni

Attraverso i muri. Storie al tempo della pandemia

Al braccio alzato del carabiniere che intimava l’alt misi la freccia e accostai l’automobile nei pressi della pattuglia; la strada deserta, lo sfarfallio delle prime luci della sera. Spento il motore, un silenzio spettrale. Era la seconda settimana di aprile del 2020, gli italiani da un mese vivevano un’esperienza mai vissuta; il lockdown e la pandemia avevano trasformato completamente la vita di ciascuno. Tra me e il militare le espressioni non verbali erano dimezzate dalla mascherina, ma c’era una calma quasi irreale, una gentilezza naturale, la stessa situazione che avevo trovato arrivando a New York un mese dopo l’11 settembre. Certo dovevano controllare i miei documenti che mi autorizzavano a circolare, ma il desiderio più grande era scambiare finalme... continua a leggere

torna su

Il magico crocevia verso il delta del Mississipi. Robert Johnson, il musicista che scese a patto col demonio. Eudora Welty, Nozze sul Delta, minimum fax
di , numero 50, dicembre 2020, Letture e Recensioni

Il magico crocevia verso il delta del Mississipi. Robert Johnson, il musicista che scese a patto col demonio. Eudora Welty, <em>Nozze sul Delta</em>, minimum fax

A San Antonio, in Texas, fu picchiato dalla polizia, arrestato per vagabondaggio e sbattuto in galera, la sua chitarra sfasciata perché s’era messo in testa di suonarla per strada. Era il novembre del 1936 e Robert Johnson era giunto in città da poche ore. Il giorno dopo, nella stanza 414 del Gunter Hotel, avrebbe inciso una manciata di canzoni poi entrate nella storia. 16 brani giunti a noi. Il produttore Don Law gli chiese almeno due versioni per ogni canzone. Wikipedia lo definisce così: “Tra le massime leggende della musica blues, è considerato uno dei più grandi e influenti musicisti del ventesimo secolo”. Ma prima di Wikipedia altre leggende della musica lo avevano iscritto tra le stelle a cui ispirarsi, da Jimi Hendrix ai Rolling Stones. Lo s... continua a leggere

torna su

In tempo di isolamento
di , numero 49, giugno 2020, Note e Riflessioni

In tempo di isolamento

‘Isolare’, leggo sul De Mauro, è ‘separare da tutto ciò che circonda’. Nel dizionario etimologico è ancora più duro, ‘staccare checchesìa attorno da qualunque corpo’. Eppure isolare viene da isola, e questa parola per me è sempre stata un sogno. Nato dopo la guerra non mi sfiorava l’idea di associarla al confino, come fu durante il fascismo. Pensavo piuttosto alla fuga in un posto meraviglioso, l’isola dei sogni, cantavo ‘l’Isola che non c’è’ di Bennato, ma soprattutto la parola mi accendeva l’idea di utopia, luogo estremo dove sperimentare il Nuovo. Un luogo da trovare, magari scrutando qualche mappa emersa dall’Archivio Generale delle Indie di Siviglia, in quel tempo in cui le mappe non erano solo una necessità ma anche una fonte di im... continua a leggere

torna su

Le donne alla periferia del mito. Elena di Sparta di Loreta Minutilli
di , numero 48, dicembre 2019, Letture e Recensioni

Le donne alla periferia del mito. <em>Elena di Sparta</em> di Loreta Minutilli

«Io ero la donna più bella del mondo, l’unica mia consapevolezza era il mio corpo, non sapevo fare nulla, il mio cervello quello di una mosca. Solo accudire forme straordinarie, null’altro». Così si racconta Elena dopo la maturità al culmine di una vita intensa, in cui ha lottato per far crescere un io diverso da quello in cui si trova incastrata fin dalla nascita. Un corpo da ammirare, da offrire agli uomini e poco altro. Il suo sogno: essere famosa e splendente per qualcosa di realizzato e non per quello che era. In questo modo Loreta Minutilli ci porta dentro questa auto narrazione di una delle poche donne entrate nei racconti mitici greci. Chi ha mai chiesto a Elena, la bellissima regina di Sparta, perché è fuggita con Paride, lasciando prole e mari... continua a leggere

tag: ,

torna su