Perché raccontare il mondo animale
Per una serie di circostanze nei primi decenni del XVI secolo Bologna fu teatro di eventi di enorme risonanza che coinvolsero personaggi e istituzioni sovranazionali e che interessarono più o meno direttamente non solo la gran parte dei paesi europei, ma anche i vasti quadranti delle terre d’Oltreoceano da poco sottoposte alle conquiste europee. A quella transitoria visibilità concorsero, oltre alle congiunture e alle opportunità politiche del momento, la fama e il prestigio internazionali che le derivavano dall’esser stata un fulcro culturale che aveva conservato una capacità di richiamo e di rispetto che travalicava le sempre più nette confinazioni degli stati europei. Si trattava di una vocazione cosmopolit... continua a leggere
torna su
Cosa distingue l’uomo dall’animale? La storia ci insegna che l’umano ha una dignità prodotta dall’uso della ragione, e per questo, l’animale-uomo si è appropriato, nella notte dei tempi, del potere sugli animali, li ha addomesticati, schiavizzati, ma anche mitizzati o caricati di significati negativi. L’etologia ci ha invece sempre più indicato vie alternative: una comunanza che rende crudele ogni azione umana tesa al predominio. La filosofia ha tracciato il confine tra noi e loro, puntando sul confronto più che sulla separazione. Il progresso scientifico e la crescente coscienza
ambientalista hanno aperto conoscenze maggiori sul loro linguaggio, sulla loro organizzazione sociale, sul loro apporto alla vita del pianeta. Oggi siamo convinti che l’idea di u... continua a leggere
torna su
Nell’ambito della XVI edizione della “Festa internazionale della storia” intitolata “Viva la Storia Viva”, il 6 e 7 novembre 2019 nella Sala dello Stabat Mater della Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna, si è svolto il Convegno internazionale “Orizzonti della Didattica della Storia”, promosso dal Centro Internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio – DiPaSt del Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” dell’Ateneo bolognese.
Finalità principale delle giornate di studio era la verifica comparata dello status questionis della didattica della storia in Italia, con un confronto con diverse realtà europee (Spagna, Portogallo, Germania, Francia, Gran Bretagna) e d'oltreoceano (Brasile e Arge... continua a leggere
torna su