Finalmente esce un bilancio critico sulla situazione della letteratura italiana e creola in Italia ed Europa. Il merito va al Prof. Gnisci, che da molti anni si occupa del fenomeno in collaborazione con validi ed appassionati studiosi, molti dei quali anche autori. Le origini di questo fenomeno sono però abbastanza recenti, solo nel 1990 sono stati editi i primi due libri scritti da immigrati in lingua italiana, con l’aiuto di scrittori madrelingua, anche se già dalla fine degli anni Ottanta
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Un’opera monumentale a commento di un’altra opera monumentale: le quaranta opere teatrali di William Shakespeare. Giorgio Melchiori, anglista, studioso e traduttore, è stato anche il curatore dei nove volumi dei Meridiani shekespeariani (Teatro completo di Shakespeare, Mondadori, Milano, 1976-91).
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Nella traduzione di Gabriele Baldini (1919-1969), saggista e traduttore nonché autore del famoso Manualetto shakespeariano, vengono raccolte in questo volume tutte le tragedie di Shakespeare, introdotte da un brillante saggio del grande studioso americano Harold Bloom.
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Sono ormai passati cinquant’anni dalla fondazione della rivista «il verri». Correva l’anno 1956, e Luciano Anceschi, professore di Estestica presso l’ateneo bolognese, dava vita ad un’impresa culturale tra le più importanti del panorama nazionale. Attorno alla rivista si raccolsero, per diversi anni, molte delle menti più brillanti della cultura e della letteratura sperimentale.
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Caterina Franceschi (1803-1887), di nascita umbra, si trasferisce a Macerata con la famiglia di estrazione piccolo-borghese. La giovane donna, cieca da un occhio, diviene una brillante intellettuale e sposa Michele Ferrucci, suo precettore e famoso studioso di epistolografia. Con lui gira buona parte dell’Italia ed insieme partecipano alle vicende risorgimentali.
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Nella definizione classica della psicoanalisi, il perturbante è «qualcosa di familiare che si nasconde in casa». Da questa premessa le autrici sono partite per effettuare una ricognizione critica delle scritture femminili, attraverso l’analisi di una differenza di genere ravvisata anche nella letteratura di “genere”, come quella fantastica. Il rovesciamento simbolico del perturbante avviene introiettando l’elemento e confondendolo profondamente con la struttura “generante” della scrittura. In quest’ottica il perturbante è costituito dalla sessualità femminile, dall’oscura potenzialità creativa delle donne.
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