L’haiku è un componimento poetico di tre versi, composti rispettivamente da cinque, sette e cinque sillabe o, più esattamente, more. Nato in Giappone nel XVII secolo, deriva dal tanka (cfr.: Elena Dal Pra (a cura di), Haiku. Il fiore della poesia giapponese da Bashō all’Ottocento, Mondadori, Milano 1998, ed. 2015), genere poetico formato da cinque versi con un numero di more in sequenza di cinque, sette, cinque, sette, sette. Haiku e tanka sono forme di poesia breve, che esprimono la predilezione della cultura giapponese per ciò che è minuto, come leggiamo nelle Note del guanciale di Sei Shōnagon, perché «tutte le cose piccole sono belle». La poesia breve ha avuto cultori illustri anche nella cultura europea (per esempio Giuseppe Ungaretti, S... continua a leggere
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La prima edizione di questa traduzione italiana della controversa opera di Bergson sulla Relatività risale a venticinque anni fa (H. Bergson, Durata e simultaneità (a proposito della teoria di Einstein), a cura di Paolo Taroni, Pitagora, Bologna 1997). Taroni l’anno successivo pubblicava il volume Bergson, Einstein e il tempo. La filosofia della durata bergsoniana nel dibattito sulla teoria della relatività per le Edizioni Quattroventi di Urbino. E quattordici anni dopo dava alle stampe Filosofie del tempo. Il concetto di tempo nella storia del pensiero occidentale (con prefazione di Vincenzo Fano, Mimesis Edizioni, Milano-Udine 2012): in un volume di più di settecento pagine, Taroni rileggeva la storia della filosofia esaminando le diverse... continua a leggere
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L’ultimo libro di Antonella Sbuelz, Questa notte non torno, uscito da Feltrinelli nel 2021, è risultato vincitore della prima edizione del Premio Campiello Junior per opere di narrativa e poesia per ragazzi e finalista al Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2022. Riconoscimenti che confermano i successi dei suoi libri precedenti – romanzi: La ragazza di Chagall, 2018; La fragilità del leone, 2016; Greta Vidal, 2009; Il movimento del volo, 2007; Il nome nudo, 2001; e raccolte di poesie: Transitoria, 2011; La misura del vicino e del lontano, 2016. I romanzi e le raccolte poetiche hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti a livello nazionale ed europeo.
Antonella Sbuelz guarda dentro alle ... continua a leggere
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Enrico Capodaglio ha esordito giovanissimo nel 1983 con un saggio su Nietzsche e la fenomenologia dell’interminabile (con prefazione di Barnaba Maj), pubblicato presso Corbo editore dove l’esercizio sistematico dell’interminabile critica e autocritica nell’itinerario filosofico di Nietzsche rappresentava l’intuizione originale che fungeva da filo conduttore di quel saggio. Docente di lettere, filosofia e storia nella scuola superiore, Capodaglio ha pubblicato racconti (Diciannove novelle sulla bellezza, Transeuropa 1998), il romanzo Galleria del vento (Istmi 2001), saggi di critica letteraria (Il volto chiaro. Storie critiche del ‘900 italiano, Marsilio 2004; Paolo Volponi romanziere. Il fascino della società... continua a leggere
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