La felicità: declinazioni storiche, letterarie, semiotiche
Se la recente emergenza sanitaria ha costruito narrazioni attorno alla parola “Resilienza”, ormai entrata nell’uso comune con semantiche mobili (a volte persino abusate e irritanti) e adattate ai diversi contesti di adozione (dall’economia alla medicina, dall’organizzazione sociale all’espressione artistica), il periodo post-pandemico sta mettendo in luce le fragilità individuali e collettive che, inevitabilmente, costituiscono l’onda lunga di ogni trauma. La parola “felicità” è diventata così preziosa, anch’essa oggi al centro di nuovi percorsi di indagine tesi a interpretarla come vero e proprio luogo di equilibrio e, dunque, di rinascita. Il rischio è però quello di trasformarla in un contenitore, per così dire, buono per tutte le stagioni, da... continua a leggere
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