Pirandello fra Spengler e Wittgenstein
Nel 1935, Pirandello si lamentava dei «tanti Pirandello che vanno in giro nel mondo della critica letteraria internazionale, zoppi, deformi, tutti testa e niente cuore, strampalati sgarbati lunatici e tenebrosi, nei quali io, per quanto mi sforzi, non riesco a riconoscermi neppure per un minimo tratto (il più imbecille di tutti credo che sia quello di Benedetto Croce) etc ... continua a leggere
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