«Una volta Zhuāngzĭ sognò di essere una farfalla. – Lei non sapeva di essere Zhuāngzĭ. Di colpo si svegliò e lì era solidamente e senza dubbio, Zhuāngzĭ. Ma egli non sapeva se fosse Zhuāngzĭ che aveva sognato di essere una farfalla o una farfalla che sognava di essere Zhuāngzĭ. Tra Zhuāngzĭ e una farfalla ci devono essere delle differenze. Questa è chiamata la trasformazione delle cose».
Zhuāngzĭ sogna una farfalla o una farfalla sogna Zhuāngzĭ. Zhuāngzĭ ha sognato di essere una farfalla o sta sognando di essere un uomo. Zhuāngzĭ non poteva determinare se era veramente un uomo ad aver appena finito di sognare di essere una farfalla o una farfalla che aveva appena iniziato a sognare di essere un uomo. I sogni... continua a leggere
tag: allucinazioni zooptiche, delirio dermatozoico, Hermann Rorschach, metamorfosi teurgica, simbologia teriomorfa, Zhuangzi, zoopatia licantropica
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Al fine di compiere un itinerario siffatto attraverso il fenomeno della corruzione dal suo darsi come processo empirico avente luogo nel sostrato materico, fino all’atto percettivo mediante il quale il fenomeno viene indagato e pensato, si deve intraprendere un’operazione di oltrepassamento della chiarezza oggettiva con cui lo stesso si offre allo sguardo e al pensiero. van dutch cap
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tag: Aristotele, Corpora incorrupta, Corruzione, Dante Alighieri, Incorruzione, Pietra filosofale, Situazione-limite, Sokushinbutsu
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Ad una riflessione sia pure succinta su di un tema semplice nel comune esperire e nell’immediato consapere, ma oltremodo complesso negli ambiti dottrinali di riferimento, non è dato svincolarsi dall’imperativo metodologico dell’assunzione di un oggetto.
Il nostro oggetto è psichico, ma non è classificabile né fra le pulsioni istintive né fra gli atti di volizione. Una sensazione, una percezione, una rappresentazione, un pensiero sono definibili con generale consenso, laddove il concetto di sentimento pare addirittura sfuggire all’analisi terminologica, rinviando a tutte le formazioni psichiche non chiaramente delineate, quasi “confuse”, cui invero - per dirla con Jaspers - “non si sa dare un altro nome” se non “fatto multiforme... continua a leggere
tag: beatitudine, colpa, felicità, Max Scheler, nichilismo, postmodernità, psiche quadripartita
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Nel considerare lo sport come un'attività motoria competitiva, strutturata e sottoposta a regole ci riferiamo a quell'insieme di gesti armonici e finalizzati in cui il corpo si plasma e si trasfigura, ed altresì al corpo come gesto, o meglio al corpo come autore del gesto. Per essere più precisi: non il corpo dispone di gesti, ma i gesti generano un corpo dalla greve immobilità della carne; i gesti, rivestendo il corpo della loro grazia, lo sottraggono all'osceno della 'massiccità' della carne che ha soggiogato l'alata motilità del gesto.
Trascendere l'immobilità della carne, il Körper, affrancarsi dalla sua cattività, librarsi dal fardello del suo peso mortale, dalle tenebre del suo isolamento per il tramite della levità e del piacere del gesto, si... continua a leggere
tag: Anorexia nervosa, corpo, fenomenologia, Gilbert Durand, psichiatria, sport
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