Bibliomanie

Maria, verso Cartoceto. Dentro un orizzonte di colline
di , numero 39, maggio/agosto 2015, Letture e Recensioni

È scritto all’anagrafe e in ogni documento che mi appartiene: Maria, il nome che ho cancellato da questa Franca che rimane. Scomparso dalla mia firma. Un solo nome: due sillabe che mi pronunciano, che mi sottraggono al silenzio. Sono già molte per esistere. E anche la voce degli altri mi ha riconosciuto, mi ha chiamata Franca, semplicemente: si è fermata, come non ci fosse bisogno di dire ancora. Maria è il nome della madre di mia madre. Mi piace sentire l’eco di questa parola, la profondità che apre indietro, nelle generazioni, come un filo che ci si passa nel buio. In questa ripetizione mi sembra di riportarla in vita, di donarle ciò che le appartiene, che le è dovuto; ha a che fare con qualcosa che non ha fine, che sprofonda alle mie spalle, fino a ciò che non mi è visibile né conosciuto. Da me, oltre me, non so come e se continuerà. Lei è la madre di mia madre, di mia madre, di mia madre. Come scorrendo i... continua a leggere

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Norma Stramucci, Il cielo leggero
di , numero 19, ottobre/dicembre2009, Letture e Recensioni

Il quarto libro di poesie di Norma Stramucci, Il cielo leggero è la luminosa tessitura di una ferita familiare. Il dramma che l’attraversa è decantato attraverso il ricorso al mito classico, oppure attraverso la contrapposizione tra l’angelo (figura del bene, della leggerezza, ma anche figlio bambino) e una serie di animali che rappresentano le angosce, le inquietudini, le apprensioni della madre ferita nel corpo e nella psiche dopo l’incidente stradale del figlio ... continua a leggere

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