Bibliomanie

Francesco Forleo

Francesco Forleo (1954) è stato attivo per oltre un trentennio presso i Centri Ricerche di Fiat, Lancia, Bugatti, ITT Automotive e Pininfarina. Nel corso della sperimentazione e ricerca applicata all’autoveicolo si interessa al ruolo umano nel rapporto uomo-macchina per matematizzare la correlazione fra le misure oggettive e le valutazioni soggettive delle sensazioni indotte dei dispositivi di governo attivi sulla dinamica del veicolo. Ha integrato la formazione tecnico-ingegneristica giovanile con studi umanistici e storico-scientifici conseguendo la Laurea Magistrale in Filosofia con dissertazione sulla cibernetica ceccatiana della mente. Attualmente è Associate Member del centro ricerche FMod (Research Group on Early Modern and Modern Philosophical and Scientific Thought) presso il Dipartimento di Filosofia e Scienza dell’educazione dell’Università di Torino. Nel 2017 ha pubblicato il saggio La cibernetica italiana della mente nella civiltà delle macchine. Origini e attualità della logonica attenzionale a partire da Silvio Ceccato (Universitas Studiorum, Mantova). Ha inoltre pubblicato alcune interviste, in «Bibliomanie», e in «Rivista di Storia dell'Università di Torino», e un articolo sul Centro di Studi Metodologici di Torino. Collabora con «Auto Tecnica – Rivista di tecnica automobilistica». Sta proseguendo i propri studi sulle nuove implicazioni etico-filosofiche del rapporto uomo-macchina (ha partecipato a diversi convegni, fra cui al Convegno sull’AI presso il Politecnico di Torino del novembre 2023) e, presso l’Accademia delle Scienze di Torino, sta lavorando a un progetto di ricerca per riportare alla luce i lavori dei Convegni di Metodologia promossi negli anni Cinquanta dal Centro di Studi Metodologici di Torino.

Etica della macchine: è possibile attribuire una responsabilità ai veicoli senza conducente e dotati di AI che circolano, e sempre più circoleranno, nelle nostre strade?
di , numero 57, giugno 2024, Note e Riflessioni

Etica della macchine: è possibile attribuire una responsabilità ai veicoli senza conducente e dotati di AI che circolano, e sempre più circoleranno, nelle nostre strade?

Che gli umani da tempo immemorabile abbiano provato a dar vita alla materia che si credeva inanimata ci risulta da una lunghissima casistica di testimonianze e racconti. Questa aspirazione è presente nella storia che ci è giunta passando prima per la sapienza tradizionale e religiosa orientale, sin dai tempi della antichissima civiltà cinese, e successivamente tramite la filosofia occidentale di cui siamo tuttora permeati. Diversa dalla cultura orientale, seppure le domande ultime sull’esistenza siano perlopiù le stesse, ma da risolversi con uno stile di vita prevalentemente conservativo anche per la persistenza del mito, la filosofia occidentale tende piuttosto al suo superamento e a dare sin dall’inizio un’impronta razionalistica al proprio orientamento di pen... continua a leggere

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