Bibliomanie

Matteo Bensi

Matteo Bensi Insegna Storia e Filosofia nei licei e collabora con l'editoria scolastica e con enti pubblici per lo progettazione e lo sviluppo di contenuti educativi e progetti di formazione. Ha studiato a Pisa, dove ha condotto ricerche sull'illuminismo tedesco e sulla ricezione di Giambattista Vico negli ambienti dello storicismo critico. Ha tradotto Che cos'è l'illuminismo di Immanuel Kant e le due introduzioni di Erich Auerbach alla traduzione tedesca della Scienza Nuova, entrambe pubblicate in Storiografia. Rivista annuale di storia. E' presidente del comitato organizzatore del Premio Pozzale Luigi Russo e socio della ADI-SD presso la sezione di Empoli.

L’idillio perduto. La terra desolata dell’uomo.
di , numero 57, giugno 2024, Note e Riflessioni

L’idillio perduto. La terra desolata dell’uomo.

Folletto: […] Gli uomini son tutti morti, e la razza è perduta. […] Gnomo: A ogni modo, io non mi so dare ad intendere che tutta una specie di animali si possa perdere di pianta, come tu dici. Folletto. Tu che sei maestro in geologia, dovresti sapere che il caso non è nuovo, e che varie qualità di bestie si trovarono anticamente che oggi non si trovano, salvo pochi ossami impietriti […] Gnomo: Sia come tu dici. Ben avrei caro che uno o due di quella ciurmaglia risuscitassero, e sapere quello che penserebbero vedendo che le altre cose, benché sia dileguato il genere umano, ancora durano e procedono come prima, dove essi credevano che tutto il mondo fosse fatto e mantenuto per loro soli. […] G. Leopardi,... continua a leggere

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La grammatica della rovina
di , numero 57, giugno 2024, Letture e Recensioni

La grammatica della rovina

La recente pubblicazione di Matteo Marcheschi, Storie naturali delle rovine. Forme e oggetti del tempo nella Francia dei Philosophes (1755 1812), Carocci editore 2023, ha un duplice campo di indagine: uno più circoscritto e documentatissimo, di carattere storico-filosofico, e uno più largo, che descrive un itinerario filosofico-teoretico. Il primo attraversa alcuni testi fondamentali della Francia dei philosophes nell’intervallo temporale che va dal terremoto di Lisbona (1755) alla pubblicazione delle Recherches sur les ossements fossiles de quadrupèdes di Couvier (1812); il secondo dà l’abbrivio per una riflessione sulle forme di rappresentazione del tempo e della storia che oltrepassa i limiti dell’epoca in cui è inscritto. I... continua a leggere

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