Vertigini. Lo sguardo obliquo di Sebald
Durante gli anni Ottanta il compositore William Basinski incide su nastro magnetico alcune tracce audio, composte da found sounds tratti da programmi radiofonici e da brevi frammenti strumentali da lui stesso eseguiti col sassofono o il clarinetto. Dimenticate per oltre un ventennio nel silenzio di uno scatolone etichettato The Land That Time Forgot, poche settimane prima dell’attentato al World Trade Center Basinski decide di convertire il suo archivio analogico in formato digitale. Così ho messo questo loop sul Revox e l’ho acceso, ed era semplicemente così austero, così bello e maestoso. [...] Sono andato ad accendere il mio sintetizzatore Voyager, l’ho modificato e mi è venuto questo controcanto dall’arpeggiato ca... continua a leggere
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