Bibliomanie

Monica Longobardi

Monica Longobardi ha insegnato Filologia romanza presso le Università degli Studi di Siena e di Ferrara. Ha scritto un volume di Ludolinguistica (Vanvere, Carocci, 2011). Si è occupata della permanenza del medioevo romanzo nella letteratura contemporanea (Medievalismi, Aracne, 2020). Dal 2015, ha tenuto corsi sulla letteratura occitanica moderna e contemporanea, scrivendo una monografia (Viaggio in Occitania, Virtuosa-mente, 2019) e traducendo il poliziesco limosino di Joan Ganhaire, Voi che mi avete uccisa (Virtuosa-mente, 2021). Ha tradotto il Satyricon di Petronio (Barbera 2008) e Le metamorfosi di Apuleio (Rusconi, 2018).

Toti Scialoja. «Poesie con animali»
di , numero 57, giugno 2024, Saggi e Studi

Toti Scialoja. «Poesie con animali»

Sarà vero che a Cuma una lumaca consuma la giornata sull’amàca? Tra le tante città dell’Atlante di Toti Scialoja, popolate da comuni animali dalle stravaganti abitudini, Cuma compare un’unica volta. Il poeta però intitola un’intera silloge alla Sibilla cumana, Le sillabe della Sibilla (1988), e ai vaticini sibillini affidati a foglie che il vento scompiglia: «tutte le foglie vogliono / che la Sibilla sillabi». Anzi, già dalla malinconica raccolta Scarse serpi (1983), si ha l’epifania della Sibilla: Il fermaglio scintilla se la Sibilla sibila: «Quale alibi sobilla e assilla ogni tua labile... continua a leggere

tag: , ,

torna su

Il segreto delle anguille
di , numero 57, giugno 2024, Note e Riflessioni

Il segreto delle anguille

«Kircher e altri immaginano invece che nel centro del canale del Maelström, ci sia un abisso che entra nel globo terrestre per uscire in qualche altra lontanissima regione» La letteratura occitanica moderna e contemporanea non si insegna in Italia. Rarissime le traduzioni. Questo dato di fatto ha sottratto agli studiosi un patrimonio di grande bellezza e interesse, anche per quanto concerne il ruolo che vi gioca l’ambiente naturale e il mondo animale. Restando solo nell’ambito di quello che è riconosciuto come uno dei massimi poeti e prosatori, Joseph d’Arbaud (1874-1950), cantore della Camargue, possiamo iniziare osservando il suo mondo degli ani... continua a leggere

torna su

Giocare con la letteratura: Le Chevalier Silence di Jacques Roubaud
di , numero 55, giugno 2023, Note e Riflessioni

Giocare con la letteratura: <em>Le Chevalier Silence</em> di Jacques Roubaud

«Qui les connaît encore aujourd’hui, sinon les enfants, dont se nourrissent les contes, et les médiévistes qui sont, nul ne l’ignore, de grands enfants?» Straordinario e prolifico scrittore, Jacques Roubaud è un matematico, poeta e romanziere che dal 1966 fa parte dell’OuLiPo. Cultore della letteratura medievale, dei romanzi graaliani pratica la riscrittura, assicurandone in questa forma la trasmissione e la memoria. Le Chevalier Silence rimanda alle avventure narrate nel Roman de Silence di Heldris de Cornuälle (XIII sec.). Ma l’autore rivendica la paternità della versione originar... continua a leggere

torna su

Joseph d’Arbaud, La Bestia del Vacarés, traduzione di Rosella Pellerino, Rocca di Papa (RM), La Noce d’Oro, 2022
di , numero 54, dicembre 2022, Letture e Recensioni

Joseph d’Arbaud, <em>La Bestia del Vacarés</em>, traduzione di Rosella Pellerino, Rocca di Papa (RM), La Noce d’Oro, 2022

«C’è un solo Dio eterno. Ma ci sono stati alcuni dèi, degli dèi nati dal mondo, che per il mondo ora sono morti. Forse non riesci a comprenderlo davvero. I semidei esistono. Vivono una vita sovrana, abbeverati alle sorgenti dell’etere, inebriati dall’alito della materia, e padroni di un universo in fiore, partecipi della danza delle stagioni e delle stelle, cantano con la stessa voce dei raggi di luce e del mare. […] C’è un solo Dio eterno. Ma i semidei nascono, vivono e invecchiano, e dopo una vita che nella tua mente non riusciresti a immaginare senza perderti, muoiono, sì, muoiono, tornano agli abissi dello spazio e del tempo, e per parte mia non so dove li riconduca la volontà che un bel giorno li fece apparire.» (pp. 69-70)... continua a leggere

torna su