Bibliomanie

Questioni di confine. Intellettuali trentini e la grande guerra
di , numero 37, settembre/dicembre 2014, Note e Riflessioni

La neo-parlamentare europea Barbara Spinelli su La Repubblica metteva così in guardia, mesi fa, sulla propensione a un “ritorno al 1914”: " Gli anni versari sono un omaggio che si rende al passato per accantonarlo. Meglio sarebbe celebrarli con parsimonia. Ma sul significato di questa ricorrenza vale la pena di soffermarsi, e chiedersi come mai Berlino evochi il 1914 per di re che l'euro può sfracellarsi, che se non faremo qualcosa saremo di nuovo sorpresi dal colpo di fucile che distrusse il continente, come mai troni questo nome - i Sonnambuli - che Hermann Broch scelse come titolo per una trilogia che narra la pigrizia dei sentimenti, l'indolenza vegetativa, che pervasero il primo anteguerra". Utile ritornare quindi a quel lontano 1914 e a come lo vissero gli intellettuali di confine, figure centrali del nostro "secolo breve". Klaus Amann, in un saggio dal significativo titolo Il tradimento degli intellettuali: il caso austriaco, ha messo in luce come, f... continua a leggere

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