Toti Scialoja. «Poesie con animali»
Sarà vero che a Cuma una lumaca consuma la giornata sull’amàca? Tra le tante città dell’Atlante di Toti Scialoja, popolate da comuni animali dalle stravaganti abitudini, Cuma compare un’unica volta. Il poeta però intitola un’intera silloge alla Sibilla cumana, Le sillabe della Sibilla (1988), e ai vaticini sibillini affidati a foglie che il vento scompiglia: «tutte le foglie vogliono / che la Sibilla sillabi». Anzi, già dalla malinconica raccolta Scarse serpi (1983), si ha l’epifania della Sibilla: Il fermaglio scintilla se la Sibilla sibila: «Quale alibi sobilla e assilla ogni tua labile sillaba?» Soffia un vento nell’antro […] (SS, p. 44 /50). Non per caso si chiama «La Sibilla» una delle riviste che, fondata a Napoli, ispira i suoi giochi enigmistici all’antro della sacerdotessa di Apollo e ai suoi criptici responsi. Sillabe sibilate che volteggiano al vento, formando figure sonore misterios... continua a leggere
tag: #animali, #poesia, #TotiScialoja
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