Bibliomanie

Arpinati e il calcio
di , numero 52, dicembre 2021, Saggi e Studi

Arpinati e il calcio

L’attrazione che lo sport del calcio esercita sul popolo italiano rappresenta un fenomeno che travalica la dimensione ludica e abbraccia la sfera storica, sociale e antropologica. Uno dei più incisivi e visionari intellettuali italiani, Pier Paolo Pasolini, durante un’intervista, del 31 dicembre 1970, rilasciata al giornalista Guido Gerosa del settimanale l’Europeo, definì questo sport come «l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo… Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l'unica rimastaci. Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro». Esempio tipico di questa moderna liturgia è l’estasi collettiva che segue immancabile le vittorie conseguite dalla nazionale nelle fasi finali dei campionati europei e dei mondiali di calcio. Un rito catartico e collettivo magnificamente rappresentato sul grande schermo dal regista Dino Risi nel celebre finale del film “In nome del popolo italiano” (D. Risi, 1971). L’improvvisa esplosione di entusiasmo, esplicitato dall’ostensione di bandiere e vessilli nazionali, in un paese che per complessi... continua a leggere

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1953: calcio e politica nell’anno della “legge truffa”
di , numero 52, dicembre 2021, Saggi e Studi

1953: calcio e politica nell’anno della “legge truffa”

Come notava Aurelio Lepre nella sua storia della prima Repubblica, dopo la Liberazione il solo campo possibile in cui l’orgoglio nazionale si espresse senza riserve diventò quello sportivo. Sembrò che in esso potessero trovare una rivalsa anche le frustrazioni lasciate dalla sconfitta e nacquero le leggende di Coppi, di Bartali e della squadra di calcio del Torino. La vittoria di Bartali al Tour del France nel luglio del 1948 generò la leggenda dell’atleta che aveva salvato l’Italia dalla guerra civile dopo l’attentato a Togliatti. Secondo una rappresentazione veicolata principalmente dalla pubblicistica cattolica, con la sua impresa Bartali aveva unito gli italiani e depotenziato le tensioni politiche e sociali. Il 4 maggio dell’anno successivo la tragedia di Superga trasfigurò la squadra granata in un mito che fu incanalato nel processo di nation-building entrando nel «pantheon identitario della nuova Italia repubblicana». Nel contempo, le divisioni che caratterizzavano il contesto politico e sociale italiano tendevano... continua a leggere

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Un’identità camaleontica e controversa: l’Athletic Club tra memoria e oblio
di , numero 52, dicembre 2021, Saggi e Studi

Un’identità camaleontica e controversa: l’Athletic Club tra memoria e oblio

L'Athletic Club è la squadra di Bilbao nota in tutto il mondo calcistico per la sua filosofia di tesserare soltanto giocatori nati o cresciuti calcisticamente nella geografia di lingua e cultura basca, ovvero nei territori dell'odierna Comunità Autonoma Basca (formata dalle province della Biscaglia, Guipúzcoa e Álava), della Comunità Forale della Navarra e della parte meridionale del dipartimento francese dei Pirenei Atlantici. Questa scelta ha destato da sempre sentimenti contrastanti: dall'ammirazione del quotidiano sportivo "L'Équipe", che descrisse l’Athletic negli anni Sessanta come «un caso unico nel calcio mondiale», e di Gianni Mura, per il quale il teambasco rappresenterebbe ancora oggi «un'ostinata eresia»; alle critic... continua a leggere

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Dal Mineirazo a Bolsonaro: calcio, cultura e politica nel Brasile del ventunesimo secolo
di , numero 52, dicembre 2021, Saggi e Studi

Dal <em>Mineirazo</em> a Bolsonaro:  calcio, cultura e politica nel Brasile del ventunesimo secolo

Nel giugno del 2013, in occasione della Confederation Cup, milioni di brasiliani scendono in piazza per protestare “contro tutto” e “contro tutti”, per riprendere un titolo del quotidiano “Folha de São Paulo” divenuto emblematico del caos politico-semantico che aleggiava in quei giorni sul paese. Scaturite a inizio giugno a causa del caro trasporti, le manifestazioni passano poi, nel giro di una settimana, a contemplare una serie nebulosa e variegata di temi e rivendicazioni: contro il “sistema”, contro la “casta”, contro la corruzione, per la sanità e l’istruzione pubblica, contro la riforma costituzionale n. 37, per il trasporto pubblico gratuito, contro la FIFA e la costruzione degli stadi per i mondiali del 2014 che si sarebbe tenuti da lì a un anno. Le principali avenidas delle metropoli brasiliane, come la Avenida Paulista di San Paolo, vengono invase da una moltitudine di bandiere nazionali, drappi verde-oro e maglie della seleção, la nazionale di calcio brasiliana, note anche come uniformi canarinho. Parte ... continua a leggere

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Tra eroismo calcistico, identità e comunità. Maradona, Napoli e il tifo partenopeo
di , numero 52, dicembre 2021, Saggi e Studi

Tra eroismo calcistico, identità e comunità. Maradona, Napoli e il tifo partenopeo

Quando parliamo di eroismo calcistico facciamo riferimento a calciatori che, in virtù di una particolare eccellenza sportiva e di risultati non comuni, riescono a innescare nei loro tifosi rilevanti e permanenti gratificazioni emotive legate alla condivisione simbolica della gioia e della fierezza che vittorie e meriti sul campo possono suscitare. Simile forma di benessere psicologico si fonda su un meccanismo detto BIRGing – basking in reflected glory – il crogiolarsi della gloria riflessa, che porta a identificarsi nei successi dei campioni e delle squadre in cui ci si riconosce. Su questo legame emozionale di fondo possono innestarsi in maniera plastica molteplici forme di identificazione, territoriale, nazionale, etnica, di genere o connesse a significati più individuali. Alla base di questi processi risiede la natura rituale del calcio. Le partite sono, infatti, dei rituali sociali che alimentano l’appartenenza, la solidarietà e l’identità sociale di chi sente di partecipare a un destino comunitario, di chi condivide felicità e sofferenza attorno alla dedizione per i ... continua a leggere

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L’esempio di Gianni Brera. Una via d’uscita dalla paraletteratura
di , numero doppio 46/47, luglio 2018/giugno 2019, Saggi e Studi

L’esempio di Gianni Brera. Una via d’uscita dalla paraletteratura

La letteratura italiana, come quelle di tutto il mondo, si è dovuta confrontare con le problematiche che nel ‘900 hanno investito il concetto stesso di letteratura e la figura del letterato. Partendo già dalle teorie di Simmel e poi di Benjamin si è andati riscontrando come le metropoli e la società capitalistica abbiano modificato i connotati dell’individuo e della sua soggettività, arrivando a mettere in crisi il sistema di valori tradizionali e con esso anche la funzione del raccontare la realtà. Le metropoli sconvolgono lo stile di vita dei singoli individui che si devono adattare ad un ambiente regolato da elementi oggettivi ed alienanti come il tempo ed il denaro, all’insegna dell’intensificazione della vita nervosa. La base psicologica su cui si erge il tipo delle individualità metropolitane è l’intensificazione della vita nervosa, che è prodotta dal rapido e ininterrotto avvicendarsi di impressioni esteriori e interiori. L’uomo è un essere che distingue, il che significa che la sua c... continua a leggere

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