The Brooklyn Follies ovvero la ricerca della felicità
«I was looking for a quiet place to die. Someone recommended Brooklyn, and so the next morning I traveled down there from Westchester to scope out the terrain.» Ammettiamolo, non sembra esattamente l’incipit di un romanzo sulla felicità, o sulla ricerca della felicità. Eppure è proprio questo il tema che si snoda sotterraneo sotto gli eventi dell’intera vicenda e che si fa palese, citato esplicitamente, proprio nell’ultima frase di The Brooklyn Follies. Il narratore di questa storia, che pur essendo de facto protagonista della vicenda afferma di non esserne l’eroe – è un ruolo, questo, che lascia al nipote – è Nathan, un uomo americano che decide di trasferirsi in uno dei luoghi simbolo degli Stati Uniti del ventunesimo secolo per attuare il proprio personale anti-sogno americano: non realizzarsi, non far valere il proprio inalienabile diritto alla ricerca della felicità, ma morire in pace. Nathan però non ha ancora sessant’anni, il suo cancro è in remissione e non sa quanto gli rimanga ancora da vivere: capisce presto che ha bisogno ... continua a leggere
tag: caso, felicità, Paul Auster, The Brooklyn Follies
torna su