Automazione, cibernetica della mente, logonica attenzionale. Un dialogo con Francesco Forleo
Dott. Forleo, il suo La cibernetica italiana della mente nella civiltà delle macchine (Prefazione di Luca Angelone, Universitas Studiorum, Mantova 2017) non può prescindere dalla sua esperienza diretta in importanti centri di ricerca e di sperimentazione. Quanto di questa esperienza è passato nel suo libro? Sarebbe semplice, e un po’ scontato, rispondere che, dopo averle abbastanza assimilate, ho provato a rinvenire la cesura e i punti di convergenza fra le teorie sulla modellazione della mente di Silvio Ceccato e le logiche della progettazione dei software che hanno guidato una buona parte degli esperimenti svolti sulla dinamica degli autoveicoli nella mia carriera in questo campo. Ciò è sicuramente vero, ed è suffragato da diverse evidenze, se pensiamo che ormai molti costruttori mettono sul mercato autoveicoli dotati dei più evoluti dispositivi cibernetici, come i sistemi di parcheggio automatico, il controllo della stabilità e gli apparati di frenatura assistita che riproducono in modo soddisfacente il comportamento di una mente umana. Il tentativo è sempre quello, ispirandoci a Norbert Wiener, di far compiere al veicolo, quando è pilotato da un dispositivo artificiale intelligente, quelle manovre che un essere umano dovrebbe o vorrebbe fare in vista di un fine, ad esempio riprendere il controllo in caso di una sbandata o modulare con freddezza una frenata disperata per evitare un ostacolo improvviso e imprevisto. Ma ... continua a leggere
tag: cibernetica, francesco forleo
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