Bibliomanie

Mistero etrusco
di , numero 39, maggio/agosto 2015, Saggi e Studi

Mistero etrusco

Il “mistero etrusco” (che, a ben vedere, tale non è, o è solo in parte, o è forse, oramai, un "mistero in piena luce", essendo l'alfabeto etrusco perfettamente decifrabile, ed essendosi via via venuto chiarendo, negli ultimi decenni, attraverso l'indagine etimologica e il ricorso al metodo comparativo e combinatorio — fondato sul ricorrere di determinati contesti ed ambiti logici, semantici e sintattici —, il significato di larga parte dei vocaboli) non ha cessato di esercitare, specie tra Ottocento e Novecento, la propria duratura suggestione su poeti e scrittori: dal "vaso etrusco" di un racconto di Mérimée, scrigno ed emblema dell'enigma, del perturbante, dell'ombra inquietante, al sarcofago etrusco di un'Elegia Duinese di Rilke, nella cui cavità abita e risuona la voce inafferrabile dell'essere; da Aldous Huxley, che, affascinato dalla splendida, ieratica impenetrabilità di quei suoni intorti e cupi, dalla loro sublime, arcaica ed aristocratica inutilità, definiva l'etrusco — con squisito ed intelligente snobismo — la sola lingua degna di essere studiata da un gentiluomo, fino all'americano Ri... continua a leggere

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