Nuovi fari nel Mediterraneo
Nel passato i fari erano stati progettati e costruiti per aiutare i marinai a trovare un porto sicuro e accogliente. Erano costruzioni enormi non solo perché dovevano essere viste da molto lontano, ma anche per sottolineare l’importanza della loro funzione. Oggi, nonostante la tecnologia rappresentata dai cellulari che spesso permettono ai soccorritori di individuare la posizione delle imbarcazioni in difficoltà, navigare di notte nel Mediterraneo è sinonimo di pericolo, di incertezza e di cupa oscurità. «Un gommone viaggia al buio, si nota appena una fievole luce bianca intermittente, la torcia di un cellulare, di solito. Un peschereccio al confronto è una luminaria di Natale: c’è il fanale di testa d’albero, la luce verde di dritta, la luce rossa laterale di sinistra. Un peschereccio brilla troppo per essere una barca di disperati che cerca di non farsi notare dalla Guardia Costiera libica e naviga nell’oscurità». Occorre, dunque, trovare nuovi fari per illuminare il Mediterraneo: i fari della pietas, dell’accoglienza, della solidarietà. È lo spazio emotivo ed ... continua a leggere
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