Bibliomanie

Il Faro di Livorno detto anche “il Fanale dei pisani”
di , numero 58, dicembre 2024, Saggi e Studi

Il Faro di Livorno detto anche “il Fanale dei pisani”

La Repubblica di Pisa era una delle quattro Repubbliche Marinare italiane, ma Pisa non si trova sul mare, essa fu costruita sul fiume Arno e per proteggere la sua flotta aveva attrezzato e fortificato il Porto Pisano, posto alla foce del fiume, che allora era adiacente a un piccolo borgo prevalentemente di pescatori, chiamato nel tempo “Labro”, poi “Liburnus” e alla fine “Livorno”. il Porto Pisano divenne quindi il maggior porto della Repubblica marinara di Pisa, dove attraccavano e partivano navi che instauravano commerci con tutto il mar Mediterraneo, oltre che fungere da rifugio alla potente flotta da guerra. La cura che la repubblica marinara dedicava al suo porto è anche documentata da importanti opere pubbliche al servizio delle attività portuali. Tutta la zona circostante assunse importanza militare ed economica. Dal 1156 con l’intensificarsi degli assalti genovesi al porto per ostacolare l’egemonia pisana nel Mediterraneo occidentale, venne avviata una sua fase di fortificazione, cominciata con la costruzione di una prima torre, e proseguita l’anno successivo, nel 1157, con l... continua a leggere

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Illuminare il Mediterraneo. Il faro di Alessandria e la storia, faro dell’umanità
di , numero 58, dicembre 2024, Saggi e Studi

Illuminare il Mediterraneo. Il faro di Alessandria e la storia, faro dell’umanità

«Se studiate il Medioevo vi accorgerete che è diverso da ciò che siamo, da ciò che l’Europa è oggi diventata. Avrete come l’impressione di fare un viaggio all’estero. Occorre non dimenticare che gli uomini e le donne di questo periodo sono i nostri antenati, che il Medioevo è stato un momento essenziale del nostro passato, e che quindi un viaggio nel Medioevo potrà darvi il duplice piacere di incontrare insieme l’altro e voi stessi». È nelle pagine del volume Il Medioevo spiegato ai ragazzi (ma non solo) che Jacques Le Goff (Tolone, 1° gennaio 1924 – Parigi, 1° aprile 2014) si rivolge alle nuove generazioni per raccontare quel lungo periodo chiamato “Medioevo”, per rappresentare la vita quotidiana degli uomini e delle donne, le loro mentalità e il loro immaginario che furono alla base della genesi dell’Europa e, in definitiva, per sottolineare l’importanza di apprendere la storia. Animato da una straordinaria passione per la ricerca e la diffusione della conoscenza storica, l’opera di L... continua a leggere

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