Bibliomanie

Il tempo della memoria: da Letizia De Franco a Pasquale Cavallaro
di , numero 53, giugno 2022, Saggi e Studi

Il tempo della memoria: da Letizia De Franco a Pasquale Cavallaro

L’idea di una concezione temporale capace di canalizzare gli eventi proviene dallo studio del mondo passato. Lo storico che svolge un’analisi meticolosa spulciando tra i cavilli delle epoche trascorse, studia la sequenza dei fatti, schematizza le vicende dei periodi antecedenti rendendoli più fruibili ai posteri. Ciò non significa semplificare o minimizzare l’accaduto descritto in maniera oggettiva, ma riconsegnare il tracciato storico pervenuto all’interno di un confine spazio-temporale ben definito. La suddivisione tra medievale, moderno e contemporaneo diviene garanzia di un miglior rendimento scolastico per il discente che decide di dedicarsi agli studi storici cercando di assimilare e comprendere secoli e secoli di vicende umane. Tra passato e presente si instaura una sottile linea di continuità in grado, a volte, di richiamarsi quasi con la stessa funzionalità ontologica e con la medesima intensità emotiva. Un rapporto innovativo che cercherà di dimostrare con criticità una visione oggettiva del reale. La realtà rappresentata dal pas... continua a leggere

tag: , , ,

torna su

Lo sport nella formazione dell’«uomo nuovo fascista» e di una mentalità di guerra
di , numero 52, dicembre 2021, Saggi e Studi

Lo sport nella formazione dell’«uomo nuovo fascista» e di una mentalità di guerra

All’interno dello sconfinato panorama storiografico riguardante il fascismo, lo sport si ritaglia sin dall’inizio uno spazio dedicato. I primi a scriverne, ancora una volta, sono i protagonisti, prima come apologetica di regime, in seguito come memorialistica. È il caso di Fabrizio Felice con Sport e fascismo. La politica sportiva del regime, 1924-1936 (Guaraldi 1936) e di Lando Ferretti con Lo sport (L’Arnia 1949). Desta senz’altro interesse il fatto che, dopo un’iniziale produzione, l’attenzione storiografica si riduca notevolmente, per accrescersi nuovamente all’inizio del secolo successivo. Seguono infatti lavori di ampio respiro, come Lo sport nella propaganda fascista di Andrea Bacci (Bradipolibri 2002), Sport e fascismo, curato da Maria Canella e Sergio Giuntini (Franco Angeli 2009) e Gli atleti del duce. La politica sportiva del fascismo 1919-1939 di Enrico Landoni (Mimesis Edizioni 2016). Parallelamente, sempre in anni recenti, sono state pubblicate alcune ricerche legate a specifiche tematiche ... continua a leggere

tag: , , , ,

torna su