Bibliomanie

Draghi, fenici, cicale, formiche e altre meraviglie: gli animali fantastici nella letteratura per l’infanzia
di , numero 57, giugno 2024, Saggi e Studi

Draghi, fenici, cicale, formiche e altre meraviglie: gli animali fantastici nella letteratura per l’infanzia

Nel romanzo vittoriano per l’infanzia The Water-Babies dello scrittore inglese Charles Kingsley (1819-1875), edito per la prima volta a puntate tra il 1862 e il 1863, si trova la seguente riflessione: «Did not learned men, too, hold, till within the last twenty-five years, that a flying dragon was an impossible monster? And do we not now know that there are hundreds of them fossil up and down the world? People call them Pterodactyles: but that is only because they are ashamed to call them flying dragons, after denying so long that flying dragons could exist». In queste poche righe Kingsley connette il drago volante allo pterodattilo ovvero unisce la dimensione fantastica a quella scientifica, mostrando come finzione e realtà sovente finiscano per combaciare. E l’autore fa tutto questo in un libro destinato ai bambini i quali amano moltissimo tanto i draghi, quanto i dinosauri: proprio a partire da questa considerazione il contributo intende esplorare le dimensioni narrative della presenza di animali fantastici nella l... continua a leggere

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Della felicità bambina
di , numero 55, giugno 2023, Note e Riflessioni

Della felicità bambina

All’uscita dalla scuola materna: EDO (4 anni) “Sai che oggi ho piangiuto?” NONNA “E perché hai pianto?” EDO “Non lo so. Andiamo a giocare con i Gormiti? Evvai!” «Felici i felici» scriveva Borges. E quale immagine più stereotipata e ingombrante si accampa nella nostra retina di quella di un bambino felice per definizione? Felice (secondo noi adulti) perché ignaro del futuro, accudito e curato, senza responsabilità…. Naturalmente, parliamo del bambino del nostro mondo industrializzato e consumista, della società del benessere; ma anche di quello dell’iconografia mariana, o il piccolo Buddha, il puer aeternus. Quel bambino ci appare pienamente felice, nel gioco, nel riposo, nella sua crescita armonica. Con il sospetto che quella felicità sia proprio lei, la stessa, che si ripresenterà nella vita adulta, come un ricordo, un ritorno, in un fuggevole momento. «Felicità raggiunta, si cammina / per te su fil di lama» scriveva Montale. Ma anche la felicità bambina ha uno statuto di precarietà e di sospensione. Sospeso è lo sta... continua a leggere

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